Alberto Rossi

Sebbene buon ritrattista, come ne fa fede un bellissimo “Ritratto d’uomo” che, nel 1884, espose all’Esposizione in Torino, pure egli si diletta in special modo del paesaggio, ove riesce a maraviglia; e prova ne sia il quadro che nello stesso anno 1884, figurava all’Esposizione di Torino, quadro veramente pittoresco rappresentante il fondo di una vallata.

Nè questi soli furono i lavori che meritarono al Rossi lodi e applausi unanimi, ma molti altri ei ne inviò alle diverse Esposizioni: e nell’anno precedente, 1883, si ammirava all’Esposizione di Milano una sua pittura rappresentante un “Mulino”; e nel 1887, all’Esposizione di Venezia mandò ben cinque lavori, uno più artistico dell’altro, avendo scelto i soggetti dal vero ed avendoli, ciò che più importa, lumeggiati con tanta maestria di forme e di colorito che poco o nulla poterono i critici biasimare.

Di questi cinque quadri merita particolare menzione quello rappresentante una scena: “Accanto al fuoco”; e l’altra dal titolo: “Dopo un acquazzone”; anche quello ove si vedono i poveri condannati a lavorare nelle miniere, è assai bene condotto. Gli altri due quadri sotto il titolo l’uno di “Tardo autunno”; l’altro di “Valle d’Antrana”; sono due graziosi lavoretti dai quali traspira l’inclinazione dell’artista verso le bellezze tanto attraenti della natura.