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Scultore

Antonio Bottinelli


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Antonio Bottinelli

( Viggiu' (VA) 1827 - Milano 1898 )

Scultore

    Antonio Bottinelli

    Antonio Bottinelli, scultore lombardo, residente a Roma, nacque a Viggiù, nella provincia di Como, nel 1827. Compiuti gli studii a quell’Accademia di Belle Arti, si recò nel 1852 a Roma per il perfezionamento.

    Eseguì allora la prima sua statua “Armida”, che fu venduta all’Esposizione Mondiale di Parigi del 1855. Quel primo buon successo gli diede coraggio, ond’egli continuò ad esporre; nel 1858, si recò a Parigi, e al Salon vendette quanto espose.

    Tornò in Italia per la guerra dell’ Indipendenza nel 1859, fece la campagna come volontario; quindi si stabilì a Milano, e di là, mandò statue o busti alle promotrici di Milano, di Torino, di Genova, vendendo sempre, ond’era chiamato lo scultore fortunato.

    Anche le statue: “La Cenci” e “La Camilla” che espose nel 1861 a Londra, e “La Toilette” che mandò all’Esposizione Mondiale di Parigi del 1867 furono vendute; e tre statue eseguì per il Duomo di Milano.

    Ma Roma che l’aveva affascinato nella sua prima gioventù lo tentava al ritorno, e nel 1868 egli vi tornava a stabile dimora, preferendo, come egli scrisse, vivere povero a Roma che rispondeva al suo ideale d’artista anzi che ricco in qualsiasi altro paese.

    In Roma modellò ed eseguì in marmo “Le prime Rose”; “La Vanità”; “La Modestia”; “La Solitudine”; “La Schiava”; “L’Ondina”; “La Saffo”; “Il Bacio”; “L’Aria”; “L’Agricoltura”; “Prima Comunione”; “Le quattro stagioni”; “Pudicizia”; “Speranza”; “Al Teatro”; “Ritorno dal Teatro”; “Najade”; “Triade”; “La Romana”; “Stella del Mattino”; “Gioia”; “Faunina”; tutte opere vendute alle varie Mostre nazionali e straniere, insieme con un gran numero di busti-ritratti.

    Ebbe medaglie alle Esposizioni mondiali di Vienna (1873), Filadelfia (1876), Melbourne (1881), Nizza (1884); espose ancora a Monaco, Berlino, ad Amsterdam, ad Anversa, e in ogni paese lasciò qualche suo lavoro.

    Felice nella scelta de’ soggetti, li tratta simpaticamente; e questo è il segreto principale per cui, senza sostegno di governo e di municipi, in balla al suo buon genio e alla fortuna, senza pur ricevere commissioni, questo valoroso artista ha sempre lavorato e del suo lavoro campato decentemente.

    Il Bottinelli è cavaliere e socio onorario dell’Accademia di Belle Arti di Milano e di Urbino.

     

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