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Scultore

Cesare Biscarra


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Cesare Biscarra

( Torino 1866 - 1943 )

Scultore

    Cesare Biscarra

    Cesare Biscarra nasce a Torino nel 1866 da Cesare Biscarra. Pur ricevendo i primi insegnamenti di disegno dal padre pittore, si specializza nella scultura. Frequenta infatti l’Accademia Albertina sotto la guida degli scultori Tabacchi e Monteverde. Esordisce alla Promotrice di Torino del 1884 con tre gruppi in terracotta, Un cacciatoreUltima goccia e Cortesia rusticana, dimostrando sin da subito un indirizzo tutto basato sull’impressione dal vero. L’anno seguente espone, sempre a Torino, L’amore ispira e nel 1887 Mio padre e Il carnovale.

    Sono gli anni in cui decide di perfezionarsi presso lo studio di Leonardo Bistolfi, accogliendone soprattutto la propensione verso particolari effetti luministici e drammatici. Il supplizio del sole in Africa viene presentato all’Esposizione Nazionale di Venezia del 1887, mentre a Torino nel 1889 espone una Didone abbandonata in gesso e Carolì in bronzo. L’agosto del 1891 lo vede realizzare il Busto di Vittorio Emanuele II, poi collocato in cima al Rocciamelone, sulle Alpi Graie. Dagli anni Novanta in poi, si occupa soprattutto di gruppetti e oggetti in bronzo, come quelli presentati a Torino nel 1894: Medaglie, Bibelots e Una scoperta archeologica.

    Nel Novecento la sua attività espositiva non è meno intensa di quella del secolo precedente: dal 1905 inizia a partecipare alle Biennali veneziane. Vi espone Nudina e Bernardino Peyron nel 1905, Prime lotte nel 1907, Nudina nel 1910 e Consiglio esperto nel 1924. Si dedica poi anche ad opere monumentali di carattere pubblico, soprattutto in Piemonte. Realizza, tra gli altri, il Monumento ad Ascanio Sobrero da collocare nella stazione torinese di Porta Susa.

    Il 1926 è un anno di svolta, poiché il governatore De Vecchi lo chiama a Mogadiscio in Somalia per la realizzazione del Monumento ai pionieri della Somalia. Questo viaggio assume un’importanza fondamentale per Biscarra, perché le impressioni che raccoglie in Africa verranno poi riportate nelle opere degli anni Venti e Trenta. In effetti, presso la Promotrice torinese del 1929 espone Ascaro eritreo e Il gladio e a quella del 1932 Dubat – Bande armate in Somalia e Ascari mitraglieri – Somalia.

    Gli anni Trenta lo vedono impegnato anche nella realizzazione di paesaggi ad olio, senza però mai abbandonare la scultura. In particolare, cominciano a comparire alle esposizioni gruppi bronzei o piccole statue dedicate ai cani, scelta dovuta alla sua passione per la caccia. All’Esposizione torinese del 1933 presenta Innocenza e fedeltàBerger de la Brie e Grayhound. Al 1936 risalgono Caccia autunnale e Chiome al vento, al 1938 Diana cacciatriceCaccia riservata Chou chou. Nel 1941 partecipa all’ultima esposizione torinese con il suo Autoritratto e con il gruppo in bronzo Alla fonte. Muore a Torino nel 1943.

    Elena Lago

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    Opere di Cesare Biscarra


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