Hai cercato

Pittore

Geranzani Cornelio


Sei interessato alla vendita o all'acquisto delle sue opere?

Acquistiamo opere di questo artista

e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo

La galleria Berardi offre un servizio gratuito e senza impegno di valutazione di opere di arte antiche e moderne. Per orientarsi nel mercato dell'arte, assai complesso e pieno di sfumature, è meglio affidarsi ad un consulente professionista che sappia rispondere in maniera veloce e concreta alle tue esigenze. La chiarezza delle risposte risolverà in maniera efficace la necessità di stimare o mettere in vendita un bene.

Contattaci immediatamente senza impegno

Risposte anche in 24 ore:

Telefono

06.97.606.127

Whatsapp

347.783.5083

Geranzani Cornelio

( Genova 1880 - 1955 )

Pittore

    Geranzani Cornelio

    Quotazioni di Cornelio Geranzani

    Le opere divisioniste di Cornelio Geranzani, le più significative della sua produzione, hanno quotazioni che vanno dai 4.500 euro ai 20.000 euro, a seconda del soggetto, delle dimensioni e degli accenti futuristi. I disegni su carta sono stimati tra i 2o0 e i 600 euro. Invece, le nature morte e i paesaggi veristi oscillano tra i 900 euro e i 2.500 euro a seconda delle misure.

    Cornelio Geranzani nasce a Genova nel 1880, inizialmente intraprende gli studi in legge che abbandona alla vigilia della laurea per seguire la sua vocazione artistica. Gli esordi pittorici si iscrivono all’interno della Scuola Grigia, una scuola ligure che segue l’antiaccademismo francese e la direzione del naturalismo sulle suggestioni arrivate dalla pittura di Corot. Testimonianza di questa fase sono i dipinti realizzati circa nel 1900 Paesaggio con mulo nel bosco e Paesaggio con stradina genovese che seguono una pittura di “macchia”. 

    Dal verismo al post-impressionismo

    Dal 1902 frequenta per un anno l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, periodo in cui entra in contatto con la pittura divisionista sviluppatasi intorno alla figura di Plinio Nomellini trasferitosi nella città ligure un decennio prima. L’artista subisce anche l’influenza di Pellizza e Previati le cui opere osserva alle Promotrici di Genova ad inizio Novecento, dei quali adotta anche la poetica simbolista. Una delle prime prove dell’adesione al divisionismo è l’opera Ragazza con i papaveri del 1905. 

    Il divisionismo musivo e bidimensionale 

    Nel 1910 è presente alla Mostra della Società degli Amatori e Cultori di Roma con Bambine che giocano e in quell’occasione osserva Villa Borghese di Giacomo Balla, esposta nella stessa sala. Le suggestioni scaturite da quell’incontro si notano in opere come Il lampione o Luce elettrica nelle quali Cornelio Geranzani sembra subire il fascino della luce elettrica nelle ambientazioni notturne resa attraverso lo spezzettarsi della luce e del colore divisionista. 

    L’artista sviluppa però negli anni a seguire un puntinismo sui generis, non stende il colore tramite virgole o tocchi pulviscolari, ma la pennellata si fa sempre più precisa, di qualità geometrica, accostando puntini di colore che sembrano tessere di un mosaico.

    Nello stesso 1910 espone alla Promotrice di Genova tre opere Capriccetto, Il bucato e Satiro. Nel 1914 presenta sempre a Genova Chierichetti, Spigolatrice, Nube d’oro e Ruth; mentre nel 1915 vi prende parte con otto lavori tra cui Il camparo, Il bersaglio, Ninfa, L’illusione e Capinere. In queste composizioni traspare anche l’influenza del simbolismo e del decorativismo liberty che si accentua ancora di più negli anni successivi, in cui adotta uno stile maggiormente bidimensionale e grafico, come nelle sensuali Sirene o nei Notturni. Nel 1916 gli viene dedicata a Genova una personale con ventidue dipinti tra cui Cantoniera, Pastorella, Stelline, Mago dei bambini, Geroglifico, Lucciole, Notturno autunnale e Passeggiata.

    L’avvicinamento alla poetica del ritorno all’ordine

    Negli anni Venti invece si avvicina agli stilemi del ritorno all’ordine teorizzato da Mario Broglio in “Valori plastici” a Roma e da Novecento a Milano. Torna a rivolgersi al verismo, ma segue uno stampo rigoroso e lineare, bagnato da una luce chiara e limpida che illumina i soggetti. Realizza numerose nature morte in cui si cimenta nella resa luministica dei riflessi sul vetro di coppe o bicchieri e sull’argento di piatti da portata. Presenta all’esposizione di Genova del 1920 Natura morta, coppa cristallo. Due anni dopo viene organizzata una grandissima personale del pittore sempre a Genova, tra le opere esposte compaiono Riflessi, Amarillo, Lampade antiche, Fuochi sul mare, Gladioli, Camelia screziata, Portofino, Trasparenze, Cielo stellato, Notturno-Sassello e Coppa cristallo.

    Nel 1930 prende parte alla mostra del centenario della Società degli Amatori e Cultori di Roma con diciotto dipinti tra cui Natura morta, Funghi, Ritratto di giovine donna, Arancio, Verdura e Magnolie.

    Nel 1934 partecipa alla Biennale di Venezia con Gatto sulla sedia, in cui traspare la ripresa della tradizione naturalista che effettua negli ultimi anni. Sarà l’unica edizione della Biennale a cui sarà presente. Lo troviamo poi a Genova nel 1935 con Paesaggio, Contadine ligure e Natura morta; nel 1938 espone sempre nella città ligure Il seminatore, Bisboccia, Cavalli del porto e Natura morta.

    Continuerà a partecipare a numerose rassegne per tutti gli anni Trenta, l’ultima attestata è nel 1941 a Genova con Zinie e Natura morta. L’artista si spegne nella città natale nel 1955.

    Emanuela Di Vivona

    LEGGI TUTTO

    acquisto opere artisti e stima pittura e scultura

    Opere di Geranzani Cornelio


    Altri artisti che potrebbero interessarti

    Iscriviti alla newsletter per ricevere le mostre in preparazione e le nuove acquisizioni!

    Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.

    Example
    © Copyright Berardi Galleria d'Arte S.r.l.