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Barbella Costantino


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Barbella Costantino

( Chieti 1852 - Roma 1925 )

Scultore

    Barbella Costantino

    Quotazioni di Costantino Barbella

    I bronzi di Costantino Barbella sono quotati tra i 700 euro e i 2.000 euro se le opere raggiungono dimensioni maggiori, ma la stima delle opere del più importante scultore abruzzese varia in base al materiale: bronzo, terracotta o gesso.  Le terrecotte sono stimate attorno ai 1.500 euro sempre a seconda della dimensione. I gessi si posizionano tra i 400 e i 700 euro. Il record d’asta del 2000 è di 16.000 euro per un eccezionale nudo in marmo.

    Le stime sono del tutto orientative e variano a seconda di molti fattori. Per una stima accurata raccomandiamo di contattarci.

    Biografia

    Costantino Barbella, nativo di Chieti, conosce Francesco Paolo Michetti all’inizio degli anni Settanta, instaurando con lui un’amicizia profonda e soprattutto un proficuo scambio artistico. Michetti, notato il talento di Barbella nella modellazione della creta, nel 1872, lo spinge a partecipare al concorso per l’ottenimento del pensionato.

    Il gruppo con Deposizione dalla Croce, gli fa vincere il pensionato, grazie al quale può finalmente trasferirsi a Napoli per completare la sua formazione. Studia infatti sotto l’ala di Stanislao Lista, scultore che lo introduce immediatamente al verismo di stampo partenopeo.

    I temi scelti sono quelli della vita quotidiana abruzzese, racchiusi in piccoli gruppi soprattutto bronzei e di terracotta. Nel 1873 esordisce alla Promotrice napoletana con Rosina la contadinella abruzzese, mostrando subito la sua propensione verso la scelta di soggetti legati al folklore abruzzese, modellati sul vero con scioltezza e naturalismo. È proprio per la predilezione di questi temi legati alla sua terra d’origine che Costantino Barbella è stato soprannominato “il Michetti della scultura”.

    La tecnica minuta e una calligrafica attenzione ai veri costumi popolari lo rendono famoso nel 1875, quando a Napoli presenta Gioia dell’innocenza dopo il lavoro. Da questo momento in poi, le esposizioni si susseguono, sia in Italia che all’estero: nel 1877 presenta Canzone d’Amore all’Esposizione Nazionale di Napoli.

    L’opera, una vera descrizione di un costume popolare abruzzese, esempio di vita semplice e agreste, viene apprezzata da Gabriele D’Annunzio con il quale Barbella si lega per molto tempo. Due anni dopo ottiene una medaglia al Salon di Parigi per La confidenza, mentre all’Esposizione Nazionale di Torino del 1880 invia La pacieraSegreto!Due amiche.

    All’Esposizione di Milano del 1881 presenta Nessun ci vedeIdillioL’innamoratoI pastorelliLa comare, a quella di Roma del 1883 ArmoniaPastorelliIdillioSoliCredi a me Su su. Gruppetti estremamente realistici e dal segno minuzioso che descrivono la vita dei contadini abruzzesi, in scenette aneddotiche e piacevoli.

    Dopo essere stato nominato professore onorario dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, fa ritorno nella natia Chieti, in cui continua a dedicarsi senza sosta alla scultura, continuando a condividere con Michetti e D’Annunzio una forte amicizia. All’Esposizione di Napoli del 1892 invia Bum! e La sposa, poi riproposte anche a Palermo insieme a OnomasticoPartenza e altre otto opere. Presso la Festa dell’Arte e dei Fiori di Firenze del 1896 espone cinque opere interamente dedicate alle attività delle donne abruzzesi, tra cui Al mercato e Donna di Scanno.

    Non sono da dimenticare i potenti ritratti presentati alla Biennale del 1899: Busto del maestro Mascagni e Busto del maestro BragaIntimitàPensierosaEroicaTristezza Montagnola compaiono alle esposizioni degli anni Dieci, ma poco dopo viene affetto da cecità. Continua ad esporre, ma dal 1915 in poi con molta meno frequenza. Muore nel 1925 a Roma.

    Elena Lago

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