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Pittore
Edoardo Calandra
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Edoardo Calandra
Edoardo Calandra, pittore piemontese, figlio del comm. Claudio Calandra, già deputato al Parlamento, conosciutissimo per i suoi lavori idraulici, studi geologici ed archeologici, nacque il dì 11 settembre 1852, a Torino, dove fece i suoi primi studi sotto il professor Gamba.
Prese parte a molte Esposizioni, e fra i quadri principali da lui esposti meritano ricordo: “Una vittima di Caterina de’ Medici” (1874); “Distrazioni”; “Ecco l’Italia” (1879); “Rosmunda” eseguito nel 1880; “Ritorno d’Italia” (1880) e molte altre opere di vario genere fra le quali primeggiano i paesaggi.
Per amore dell’arte viaggiò in Francia, Germania, Egitto, Palestina, Grecia, e nel 1878 curò gli scavi di una necropoli barbarica a Testona, e pubblicò unitamente al padre una Memoria citata e studiata da molti archeologi italiani ed esteri, e che giovò agli studi relativi all’epoca delle invasioni barbariche.
Ebbe vari ed onorevoli incarichi: fece parte della Commissione per la storia dell’Arte all’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1884 e membro del comitato direttivo del Museo Civico di Torino, soprintendente artistico dello Istituto industriale professionale, e delle scuole municipali di disegno, membro onorario dell’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino, ecc., ecc.
Illustratore valente, sono suoi i disegni di molti dei lavori di Praga, Giacosa, Verga ed altri.
Nel 1883, lasciata quasi interamente la pittura, pubblicò i volumi “Reliquie”; “La Bella Alda”; “I Lancia di Faliceto”; “I pifferi di montagna”, illustrando di sua mano alcune di queste opere.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.