Egidio De Maulo

Fece i suoi studi nell’Istituto di Belle Arti di Napoli e sotto il prof. Carelli, e si trattenne in quella città circa tre anni, esponendo a quella Promotrice e alle Mostre di Roma e di Firenze, in vario tempo.

Si è dedicato alla pittura di paese, nella quale ha dato saggi non dubbi della sua valentia, ma, più particolarmente, egli tratta il genere di natura morta, ove, per la fedele riproduzione dei modelli che prende a ritrarre, per l’efficacia del colorito, il rilievo che sa dare alle sue pitture, mediante la giusta intonazione, il disegno, e l’armonia dei colori, si è creata una buona reputazione di valente pittore di questo genere d’arte.

Abbiamo ammirato alcuni suoi paesi, riproducenti alcune vedute dei dintorni di Napoli, certe marine assai ben rese, e scene di paese degli Abruzzi nei dintorni di Giulianova.

Quale pittore di natura morta, ha esposto, come dicemmo, a Napoli e a Roma, quadri di selvaggina, di cacciagione, che furono molto apprezzati, e alla recente mostra della Promotrice di Firenze aveva inviate tre tele, una delle quali rappresentante “Un germano”, l’altra “Una lepre” e il terzo un gruppo di “Cacciagione”, che erano di una verità straordinaria e tra i quadri del genere furono giudicati i migliori, e per i quali ebbe lodi anche della stampa locale.

Ha fatto pure alcuni ritratti, e fra questi merita di esser ricordato il “Ritratto di Giovanni De Bartolomei”.