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Pittore

Enrico Albricci


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Enrico Albricci

( Vilminore di Scalve 1714 - Bergamo 1775 )

Pittore

    Enrico Albricci

    Durante l’apprendistato frequenta per tre anni la bottega di Francesco del Cairo, pittore piemontese. In questo contesto conosce anche Pietro Scalvini. Trascorsi i tre anni a Brescia, infatti, porta a termine un ciclo di affreschi con la collaborazione di Scalvini, nella parrocchiale di Berzo Inferiore. È il 1745 quando affresca con Storie di San Giovanni Battista e Profeti le mura della chiesa parrocchiale di Borno.

    Qui sono presenti le quattro virtù presso la facciata della chiesa della Carità, le statue dipinte presso gli altari della chiesa dei Miracoli e i Fatti del Vecchio Testamento nella chiesa di Santi Cosma e Damiano. Nel 1747 il pittore esegue una serie di affreschi all’interno della Biblioteca Queriniana a Brescia, su committenza del Cardinale Angelo Maria Querini.

    Il ciclo decorativo comprende 28 ritratti a chiaroscuro di letterati e uomini illustri, oltre a medaglioni a monocromo con allegorie. La serie dei ritratti è attualmente visibile attraverso disegni e incisioni e probabilmente parte è nascosta attualmente dalle alte scaffalature pervenute nell’Ottocento. Per quanto riguarda i monocromi sarebbe da attribuire all’Albricci solamente la statua della letteratura.

    Per il genere della ritrattistica attualmente abbiamo un’unica testimonianza, quella del Cardinale Angelo Maria Querini come Bibliotecario Vaticano, ora presso la Pinacoteca Tosio Martinengo. Tra il 1749 e il 1750 esegue due tele ritraenti Cristo e la samaritana e la Parabola del fariseo e del pubblicano. Tra1755 1760 esegue una lunetta per la controfacciata della chiesa di Sant’Alessandro raffigurante l’Incontro tra Maria ed Elisabetta.

    Nel 1763 decide di trasferirsi a Bergamo per seguire il proprio secondogenito, desideroso di seguire la vocazione sacerdotale, e per soddisfare le numerose commissioni provenienti dalle valli bergamasche. Dopo la parentesi a Bergamo l’artista si dedica ad un genere assai richiesto, bambocciate affollate di nani variamente impegnati.

    Di questa produzione, per il quale gli studi del Baroncelli hanno contribuito considerevolmente, si sono conservate varie testimonianze, alcune presenti all’interno della collezione Pizzini Piomarte di Timoline. Sono 8 le tele con bambocciate della foresteria del Castello Visconti di Saliceto a Cernusco sul Naviglio.

    Una di queste reca la firma, “ALBRICI PIN”, iscrizioni necessarie per la ricostruzione di questo importante aspetto della produzione artistica del pittore. Altri esemplari si trovano all’interno della collezione Chiantore di Torino, ritraenti I viaggi di Gulliver, nel Museo Bagatti Valsecchi di Varedo I festini di nani, al Castello Sforzesco di Milano Nani che assaltano navi, sul mercato antiquario Festa di nani e Nani danzanti.

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