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Pittore
Ercole Gigante
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Ercole Gigante
Ercole Gigante nasce a Napoli nel 1815. Ricevuti i primi insegnamenti dal fratello maggiore Giacinto, si avvia ben presto alla carriera di pittore paesaggista, troppo spesso dimenticato proprio perché oscurato dalla figura del fratello. Ciononostante, il corpus di opere di Ercole risulta per nulla uguale a quello di Giacinto, perché caratterizzato da una forte impronta personale, lontanissima dall’intento imitativo.
Molto amico di Achille Vianelli, altro esponente della Scuola di Posillipo, viaggia insieme a lui per visitare in lungo e in largo il Regno delle Due Sicilie. In questi primi anni formativi, si fa subito interprete di una pittura dal cromatismo equilibrato ed intensamente lirico, ispirata dalle vedute partenopee e non solo.
I viaggi con Vianelli in Irpinia, in Lucania e in Puglia fanno sì che siano molto frequenti paesaggi ispirati a questi luoghi, caratterizzati da una luminosità diffusa e brillante. Impressioni raccolte anche tramite disegni a seppia, vengono poi tradotte in oli o acquarelli dalla pennellata libera e ariosa.
Sempre insieme a Vianelli, compie un viaggio in Francia negli anni Quaranta, documentato da diversi disegni di Vianelli stesso. La produzione di Ercole Gigante, purtroppo, non è così cospicua, vista la morte improvvisa e precoce dell’artista nel 1860 a soli quarantacinque anni.
In ogni caso, il suo stile è sicuramente ascrivibile agli stilemi della Scuola di Posillipo, senza spaziare in personali e soggettive visioni come il fratello, aperto a nuovi sperimentalismi, ma attenendosi sempre alle regole del vedutismo classico, sempre però caratterizzato da libertà narrativa, per nulla banale e fedele al naturalismo.
In collezioni private si conservano anche alcune scene d’interno come Refettorio e Matrimonio principesco in una chiesa di Napoli, mentre nelle collezioni pubbliche napoletane troviamo La valle dei mulini ad Amalfi, Porta Capuana, Eruzione del Vesuvio e numerosi disegni.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.