Hai cercato

Pittore

Eugenio Zampighi


Sei interessato alla vendita o all'acquisto delle sue opere?

Acquistiamo opere di questo artista

e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo

La galleria Berardi offre un servizio gratuito e senza impegno di valutazione di opere di arte antiche e moderne. Per orientarsi nel mercato dell'arte, assai complesso e pieno di sfumature, è meglio affidarsi ad un consulente professionista che sappia rispondere in maniera veloce e concreta alle tue esigenze. La chiarezza delle risposte risolverà in maniera efficace la necessità di stimare o mettere in vendita un bene.

Contattaci immediatamente senza impegno

Risposte anche in 24 ore:

Telefono

06.97.606.127

Whatsapp

347.783.5083

Eugenio Zampighi

( Modena 1859 - Maranello 1944 )

Pittore

    Eugenio Zampighi

    Eugenio Zampighi nasce a Modena nel 1859. Si forma sotto la guida di Antonio Simonazzi all’Accademia di Belle Arti di Modena. Compagno di Giovanni Muzzioli e Gaetano Bellei, è uno dei maggiori rappresentanti della pittura modenese della seconda metà dell’Ottocento e dei primi del Novecento. Nel 1880 partecipa al premio Poletti con Un gladiatore reziario ferito nell’Anfiteatro Flavio, opera che segna il suo esordio come pittore di storia, molto affine al linguaggio retorico del pittore francese Jean-Léon Gérome.

    Da Modena a Roma e Firenze: scene di genere, soggetti orientalisti e ricostruzioni storiche

    In seguito, avviene il suo perfezionamento a Roma, in cui risente fortemente delle tracce lasciate dal passaggio di Mariano Fortuny morto proprio qui nel 1874. Il perfetto esempio che mostra come Zampighi abbia sviluppato immediate suggestioni fortuniane risiede nella famosa Scena araba, saggio di pensionato del 1882. In questo soggetto, a tratti artificioso nella costruzione della scena esotica, si riscontra comunque una buona gestione dei costumi e degli ambienti, derivata sicuramente dallo studio dell’orientalismo di Fortuny e dei suoi seguaci spagnoli a Roma, come si nota anche dal cromatismo luminoso e vibrante che impreziosisce la già sofisticata composizione.

    Opere dalla matrice esotica e antichizzante compaiono quindi in tutta la prima produzione di Eugenio Zampighi, anche dopo il suo trasferimento a Firenze, in cui rimane per gran parte della sua vita, eccezion fatta per qualche soggiorno a Modena. Tra la proposta di scene di genere e soggetti storici e orientalisti, si svolgono tutti gli anni Ottanta e Novanta: nel 1888 è presente all’Esposizione Nazionale di Bologna con Scena orientale. Ore di caldo, mentre alla Promotrice di Genova del 1892 espone La novella della nonna.

    I soggetti di genere ambientati in umili interni rurali richiamano il linguaggio di Gaetano Chierici, come si può osservare in dipinti quali Scena familiare, La toeletta del bambino e Il sabato del villaggio, del 1901, che prende ispirazione dalla lirica di Leopardi. Queste atmosfere semplici e idilliache uniscono un formalismo verista e un cromatismo accurato ad un intento dilettevole e decisamente aneddotico, che rende Eugenio Zampighi particolarmente appetibile per il mercato internazionale e per i collezionisti soprattutto di area emiliana. Attivo fino ai primi anni del Novecento, muore a Maranello nel 1944.

    Elena Lago

    LEGGI TUTTO

    acquisto opere artisti e stima pittura e scultura


    Altri artisti che potrebbero interessarti

    Iscriviti alla newsletter per ricevere le mostre in preparazione e le nuove acquisizioni!

    Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.

    Example
    © Copyright Berardi Galleria d'Arte S.r.l.