Hai cercato

Pittore

Fausto Zonaro


Sei interessato alla vendita o all'acquisto delle sue opere?

Acquistiamo opere di questo artista

e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo

La galleria Berardi offre un servizio gratuito e senza impegno di valutazione di opere di arte antiche e moderne. Per orientarsi nel mercato dell'arte, assai complesso e pieno di sfumature, è meglio affidarsi ad un consulente professionista che sappia rispondere in maniera veloce e concreta alle tue esigenze. La chiarezza delle risposte risolverà in maniera efficace la necessità di stimare o mettere in vendita un bene.

Contattaci immediatamente senza impegno

Risposte anche in 24 ore:

Telefono

06.97.606.127

Whatsapp

347.783.5083

Fausto Zonaro

( Masi 1854 - Sanremo 1929 )

Pittore

    Fausto Zonaro

    Quotazioni di Fausto Zonaro

    Le opere di Fausto Zonaro hanno quotazioni di media tra i 3.500 euro e i 25.000 euro, soprattutto quelle di soggetto orientalista e di piccole dimensioni. I piccoli studi su tavola oscillano tra i 1.000 e i 2.000 euro. Le scene di genere, i ritratti o i paesaggi partenopei sono meno apprezzati e hanno quotazioni attorno ai 2.000/3.000 euro. Le grandi tele ricche di personaggi ambientate a Istanbul sono quelle più ricercate sul mercato e superano con agevolezza i 50.000/60.000 euro.

    Queste sono quotazioni indicative: tanti fattori possono contribuire alla quotazione di un’opera. Consigliamo di inviarci una foto: la Galleria Berardi ha realizzato una mostra su Fausto Zonaro e siamo interessati ai suoi dipinti.

    Biografia

    Fausto Zonaro, figlio di un carpentiere che si rende subito conto della sua attitudine verso l’arte, viene ben presto iscritto all’Istituto Tecnico di Lendinara, dove riceve le prime nozioni di disegno e viene notato da Federico Cordenons, che lo spinge a frequentare l’Accademia. Veloce è dunque il passaggio dalla provincia padovana a Verona, dove passa all’Accademia Cignaroli e studia al seguito di Napoleone Nani e si avvicina al verismo.

    Passato qualche tempo a Venezia, nel 1878 si trasferisce a Napoli per perfezionarsi e nel frattempo esegue numerose opere ispirate al verismo partenopeo che vende con facilità, ma che non gli permettono di mantenersi.

    Le scene di genere, tra aneddoto arguto e tecnica impeccabile

    Nel 1883 espone a Torino L’accattacarta di NapoliUn lazzarone di Napoli e Le sartine, opere che indicano la sua immersione nella quotidianità napoletana e la completa acquisizione di una modalità pittorica che lo avvicina all’aneddoto curioso, tutto realizzato rispettando fedelmente la realtà.

    Sempre nello stesso anno espone anche a Genova, Firenze e Roma, dove invia Passa la vaccaLe cucitrici napoletaneLa sofferente Il saponaro, un’opera quest’ultima che rivela il gusto per la scenetta ispirata da un episodio tratto dal reale ma descritto con una verve arguta. La tecnica, minuta e particolareggiata, invece, deriva in toto dalla lezione veneta di Nani.

    All’Esposizione di Venezia del 1887 invia una serie di opere caratterizzate dalla stessa acutezza cromatica e aneddotica: Lavoratrice di perleAl RedentoreIl BanditoreIn attesaI pigiatori, tutti soggetti tratti dalla quotidianità.

    Grande viaggiatore e pittore costantemente alla ricerca di nuovi motivi, si trasferisce per un periodo a Parigi, dove aggiorna il suo stile al colore e alla luce post impressionisti. È proprio in questo momento che avviene la vera maturazione dell’artista: ormai è giunto ad un linguaggio personale, intriso di dettagli provenienti dalla tradizione veneta, dal gusto per l’aneddoto arguto, dal realismo partenopeo e dalla scioltezza impressionista.

    L’orientalismo: Zonaro pittore di corte a Costantinopoli

    Grazie alla lettura di Costantinopoli di Edmondo De Amicis, viene attratto dall’idea di trasferirsi in oriente insieme alla moglie Elisa. Alla fine degli anni Ottanta si trovano ad Istanbul e alloggiano precisamente nel quartiere di Pera, dove Elisa impartisce lezioni di pittura e crea una fitta rete di conoscenze per Zonaro.

    Questi, diviene subito un grande interprete dei motivi orientalisti, che immortala in piccoli quadretti da vendere ai turisti. Il successo giunge rapidissimo, perché viene ben presto notato dai funzionari di corte. Nel 1891 arriva finalmente l’occasione che Fausto Zonaro aspettava da tempo: il Sultano Abdul Hamid lo nomina pittore di corte.

    Oltre ai dipinti ufficiali per il sultano, celebrativi della storia costantinopolitana sotto la dominazione islamica, Zonaro esegue numerosissime impressioni dal vero. Ne sono protagonisti odalische e dervisci, vedute del Bosforo e del Corno d’oro ad olio e acquarello, tra cui Il dervis urlanteBagno turcoPreghieraRive fiorite del BosforoI barbieri all’aria aperta e Sul Ponte di Galata.

    Poco prima della rivoluzione e del suo rientro in Italia, Zonaro ha conquistato così tanto la fiducia del sultano che riesce finalmente a ritrarlo. Il sultano successivo toglie al pittore i suoi incarichi e lo rispedisce in Italia nel 1910, dove prima si stabilisce a Roma e poi a Sanremo. Affianca ai suggestivi paesaggi esotici bellissime vedute della Riviera Ligure e delle coste francesi, marine che trasmettono tutta la sua maturità e sapienza luministica.

    Elena Lago

    LEGGI TUTTO

    Opere di Fausto Zonaro


    Altri artisti che potrebbero interessarti

    Iscriviti alla newsletter per ricevere le mostre in preparazione e le nuove acquisizioni!

    Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.

    Example
    © Copyright Berardi Galleria d'Arte S.r.l.