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Pittore
Federico Zandomeneghi
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e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo
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Federico Zandomeneghi
I ritratti femminili a pastello su carta di Federico Zandomeneghi vanno dai 7.000 euro e superano i 50.000 euro se di grande qualità. I dipinti a olio hanno quotazioni dai 25.000 euro ai 250.000 euro a seconda della dimensione, del soggetto e dell’epoca, mentre i capolavori possono superare anche i 500.000 euro. I disegni vanno dai 1.000 ai 5.000 euro.
Queste quotazioni sono del tutto indicative: dipendono da diversi fattori, poiché Federico Zandomeneghi ha una produzione molto vasta. Contattateci per ricevere una stima meticolosa e gratuita della vostra opera.
Nato a Venezia nel Giugno 1841 da una famiglia di artisti (suo nonno, Luigi, e suo padre, Pietro, scultori assai reputati al loro tempo, furono gli autori del monumento a Tiziano nella Chiesa dei Frari), Federico Zandomeneghi si recò, ancora molto giovane, a Firenze, dove soggiornò alcuni anni e dove si legò di cordiale amicizia con Segantini, con Lega, con Banti e cogli altri Macchiaiuoli toscani.
Ad essi, con fervore entusiastico, si unì nell’ardito e convinto tentativo di rinnovare la pittura italiana, mercè lo studio sincero e diretto dal vero in generale ed in ispecie degli effetti della luce solare sugl’individui e sulle cose.
Partì in seguito per la Francia e finì collo stabilirvisi definitivamente, ritornando in Italia a sempre più lunghi intervalli e sempre per brevissime soste. A Parigi le sue native tendenze d’arte lo spinsero verso il rivoluzionario gruppo degli Impressionisti francesi, coi quali entrò in stretti e cordiali rapporti e coi quali si affiatò ben presto completamente.
Fu in tal modo che partecipò a tutte od a quasi tutte quelle mostre degl’Impressionisti che suscitarono così furibonde battaglie nel mondo artistico francese. Con una serie assai vivace e gustosa di quadri, che procurar gli dovevano gl’incoraggiamenti e le lodi di Huysmans, di Geffroy, di Félix-Fénéon, di Kahn e di altri eminenti critici d’avanguardia, egli seppe affermare una visione affatto individuale, specie nel rievocare sulla tela le folle eleganti, le figure dei bambini e delle giovani donne e sopratutto dei nudi femminili, considerati nell’intimità della camera da letto o del gabinetto di toletta.
L’acume nell’osservare il vero e nel ritrarlo con segno preciso e nervoso nell’istantaneità del movimento si unisce quasi sempre, nelle delicate sue pitture, ad una grazia armoniosa di colorazione e a una signorile eleganza di composizione e di taglio del quadro.
Mentre all’estero lo Zandomeneghi accaparravasi, malgrado la sua modestia quasi scontrosa, simpatie ed ammirazioni numerose, in patria l’opera sua rimaneva sconosciuta e il suo nome cadeva a poco per volta in completa dimenticanza.
E’ apparso, dunque, utile ed in certo modo doveroso alla Presidenza delle Esposizioni veneziane il richiamare di nuovo l’attenzione del pubblico su questo nobile veterano dell’arte italiana, radunando in una piccola raccolta una scelta, caratteristica e significativa di pitture ad olio, di pastelli e di disegni, in cui l’arte sua di accorto ed acuto studioso della vita contemporanea si manifesta in tutta la sua grazia varia, agile e leggiadra, pure rimanendo sempre scrupolosamente fedele alla realtà.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.