OPERA DISPONIBILE
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  • DETTAGLI

Filippo Palizzi

(Vasto 1818 - 1899)

Il principe di Fondi a caccia (1847)

Misure: cm 52 x 37

Tecnica: olio su tela

firmato in basso a destra: “Fil. Palizzi 1847”

Provenienza: Milano, collezione Carraro

 

Artista abruzzese di nascita e napoletano d’adozione, Filippo Palizzi è stato, insieme al fratello Giuseppe, capostipite e artefice del rivoluzionario rinnovamento della pittura italiana in direzione realista, preludio della pittura macchiaiola toscana. Quando esegue il ritratto a figura intera del Principe di Fondi a caccia, nel 1848, ha già alle spalle una serie di viaggi tra la Moldavia, l’Europa dell’Est e Malta, documentati da folti e preziosi Taccuini. Dopo l’estate passata a Cava dei Tirreni, primi mesi del 1848 partecipa alle giornate di moti rivoluzionari di Napoli e poi passa qualche mese nella sua città, Vasto, dove si dedica a dipinti di figura e scene di costume tradizionale abruzzese.

Pittore amato da prestigiosi collezionisti, compresi i Borbone, è solito svolgere per loro un’intensa attività di ritrattista che affianca ai più cospicui dipinti dedicati agli studi di animali e piante. Già in parte imbevuto delle novità trasmesse dal fratello Giuseppe, ormai in Francia dal 1844 e legato alla Scuola di Barbizon, Filippo pur non avendo ancora effettuato il suo viaggio a Parigi, dove approderà nel 1855, nel Principe di Fondi a caccia abbandona ormai le rigidità degli anni giovanili per giungere a una “verità di luce e di colore”. Nonostante la figura del nobile cacciatore sia stata probabilmente rifinita in studio seguendo le specifiche richieste del committente, notevole è la gestione del fondo naturalistico. Tra gli acquitrini, l’alta e selvaggia vegetazione e la resa delle nuvole, si preoccupa di lasciare traccia di una perfetta impressione di verità, attraverso la densità atmosferica e gli effetti d’aria e di luce sulle piante. Pittore magistrale di animali, coniuga l’abilità di ritrattista con quella di sapiente studioso della fauna, come si nota nel cagnolino da caccia che accompagna il fiero principe in posa.

Anticipando alcuni dipinti di caccia più famosi eseguiti nel 1850, come la Caccia alla volpe, della collezione Marzotto o La famiglia reale di Napoli a Caccia di Palazzo Pitti, il Principe di Fondi a caccia costituisce una preziosa testimonianza dell’attività del Palizzi ritrattista, capace di coniugare i sottili effetti atmosferici con l’attitudine allo studio delle pose e dei costumi umani.

Elena Lago

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