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Pittore
Filippo Prosperi
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Filippo Prosperi
Pittore affreschista romano nato ad Artena (campagna romana) il 21 luglio 1831. La sua famiglia avrebbe desiderato di farne un dottore in medicina e a tale scopo lo mandava, ancor giovinetto, a Roma affidato alle cure di uno zio paterno.
A Roma fu ammesso alla scuola dell’Apollinare, dove cominciò il corso scientifico studiando filosofia e matematiche: ma in quegli studi si sentiva sagrificato e vi durò poco.
Lasciate le aule melanconiche dell’Apollinare usciva fuori a veder le stelle nei liberi campi dell’arte.
Amava la pittura e cominciò a studiarla nello studio di quell’esimio che fu il Minardi.
Stette col Minardi cinque o sei anni, poi piantò studio e fece l’artista da sè.
Primi lavori suoi furono i disegni delle opere di Raffaello in Vaticano.
Alcuni di questi disegni vennero incisi.
In seguito ebbe commissione di dipingere la chiesa del Divino Amore in Roma e la dipinse a buon fresco e con bravura di disegno e più ancora di colorito.
Gli stessi pregi si riscontrano negli affreschi, pur dovuti al pennello del Prosperi, che decorano la chiesa di San Salvatore in Onda in Roma.
Anni sono, essendosi restaurata la chiesa della Quercia, presso Viterbo (architettura del Vignola), fu incaricato il Prosperi degli affreschi, e li dipinse, e sono degni ornamenti di quel celebre santuario.
Nel 1872, quando l’antica Accademia di San Luca, tenace custode delle proprie tradizioni, non volle adattarsi a divenire istituto nazionale e non volle subire le riforme che il Governo esigeva, il Governo fondava l’Istituto di belle arti a Ripetta e ne nominava i professori.
Il Prosperi ottenne, per concorso, il posto di professore di disegno di figura.
La perizia dell’arte, l’illibatezza del carattere e le altre doti che lo rendono amato e rispettato, valsero al Prosperi di essere eletto dai colleghi di professione presidente dell’Istituto; onorifica carica che si rinnova per elezione ogni triennio e nella quale il Prosperi fu tre volte riconfermato.
Il Prosperi è socio d’onore di parecchie Accademie.
Il Governo italiano lo elesse daprima cavaliere, poi commendatore della Corona d’Italia.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.