Hai cercato
Pittore
Filippini Francesco
Sei interessato alla vendita o all'acquisto delle sue opere?
Acquistiamo opere di questo artista
e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo
La galleria Berardi offre un servizio gratuito e senza impegno di valutazione di opere di arte antiche e moderne. Per orientarsi nel mercato dell'arte, assai complesso e pieno di sfumature, è meglio affidarsi ad un consulente professionista che sappia rispondere in maniera veloce e concreta alle tue esigenze. La chiarezza delle risposte risolverà in maniera efficace la necessità di stimare o mettere in vendita un bene.
Contattaci immediatamente senza impegno
Risposte anche in 24 ore:
Filippini Francesco
Cominciò subito a distinguersi fra i suoi compagni per una certa grandiosità nel disegno e nel colore, e in breve si fece largo fra i giovani artisti lombardi. I suoi quadri “Caligola”; “La martire cristiana”; “Fra le mura del chiostro”; “Autunno in Val d’Inzino”; “Spiaggia di Final Marina”; “Il Mella in Valtrompia”; “Genova”; “La Lanterna”; “Piove”; “Bosco di Salici”; “Bètule”; “Nevicata”; “Mulino”; “Tramonto d’autunno”; “Magro pasto” ed altri molti che hanno figurato a questa o a quella Esposizione, hanno sempre avuto lieto successo e sono stati quasi sempre venduti.
Ecco come parla di lui il critico Virgilio Colombo: «Il Filippini lavora tre o quattro mesi intorno ad una tela, e tenta riprodurre il vero con molto colore, colle pennellate piene, grasse, come fecero il Ribera, Rembrandt, Velasquez, Van Dyck, Murillo nei loro quadri eternamente belli. Egli ottiene le più delicate trasparenze, i passaggi dalla luce all’ombra, rendendo l’armonia che gli si sveglia nella testa con una dottissima sovrapposizione delle tinte.
La ruvidezza della tela gli serve in questo, che, passandovi sopra leggermente col pennello vi depone le minime particelle dei colori, sicché le punte brillano, si conservano, componendo nella lontananza effetti davvero meravigliosi. “Il Caligola” esposto a Brera pareva a tutti un quadro sentito e dipinto con larghezza di Maestro, quantunque la figura non fosse priva di pecche, specialmente nello scorcio di una gamba.
Il Filippini non conosce la tavolozza ricettario dei pittori, che regnarono negli scorsi anni; possiede invece un sistema serio insieme ed aristocratico, sodo e gentilissimo, assai più difficile di tutti gli altri, compreso quello che si fonda sull’indeterminatezza delle tinte e sul traviamento della forma.
Oltre al “Ritratto di giovane signora”, modellato come ben pochi lo sanno, il Filippini espose “La martire cristiana nelle Ecatombe”, un quadro di meriti straordinari, sì per il concetto, che tende a salvare il gusto del pubblico dall’aberrazione dei soliti putti frignanti, delle nude odalische e dei cenciosi spazzacamini come per le qualità eccellenti del disegno e del colore».
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.