Ghittoni Francesco

Frequentò l’istituto Gazzola; allievo di Bernardino Pollinari. I suoi primi lavori, inviati nel 1873 all’Esposizione di Milano, e premiati, lo fecero conoscere per valente pittore di genere. Ammirati furono nel 1881 i quadri “Il medico di campagna” e “San Martino” esposti ancora a Milano nel Palazzo del Senato.

Nel 1883 a Roma ebbero successo quattro tele: “La lezione”; “La culla”; “Onomastico del nonno”; “La puerpera”. Espose a Torino nel 1885, a Venezia nel 1887, e nel 1897 nuovamente a Milano, dove fu premiato il dipinto “Doloroso addio”, che nel 1898 fu prescelto e inviato alla Esposizione di Leningrado. Altre sue opere: “Testa di vecchia”; “Primo saluto di Gesù risorto”; “Ambulanza”; “Getsemani”; “Amor fraterno”; “Stella mattutina”; “Sacra Famiglia”, composta per il concorso bandito da Leone XIII per la Mostra d’Arte Sacra di Torino nel 1898.

Anima profonda mente religiosa, ritrasse nei suoi quadri i momenti tristi e lieti dell’onesta vita familiare. Luigi Archinti lo definì «il pittore in arte e in natura dei sofferenti e dei consolatori». Lavorò per varie chiese, e si conservano di lui un “Sant’Anselmo” nella chiesa di Baggio; “Santa Eufemia” nella omonima chiesa di Piacenza e parecchie tele, pure a Piacenza, nella Basilica di San Sepolcro. Non solo fu pittore di merito; ma, dotato di una vasta cultura, fu scrittore forbito e semplice.