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Pittore
Fergola Francesco J.
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Fergola Francesco J.
Francesco Fergola Jr., figlio di Salvatore, nasce a Napoli nel 1821. Dal 1838 inizia a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Napoli, indirizzandosi verso una pittura di paesaggio sicuramente influenzata dal linguaggio di Giacinto Gigante.
Spesso viene confuso con lo zio Francesco Sr., fratello del padre Salvatore, da cui però si può distinguere facilmente proprio per la presenza di una maggiore libertà disegnativa e cromatica e per un costante allontanamento dalla veduta accademica. Molto unito anche personalmente a Gigante, di cui sposa una figlia, ne acquisisce i modi ampi e liberi e una luminosità dinamica e limpida.
Esordisce alla Mostra Borbonica del 1939 con Isola de’ Galli presa da sopra i Conti a Sorrento, nel 1841 presenta invece Veduta di Caserta col Real Palazzo presa da San Leucio e nel 1843 Veduta della Cava. Sin da subito presenta vedute ariose e ampie, eredità ricevuta dal padre Salvatore e dal suocero Gigante.
Nel 1845 espone, sempre alla Mostra Borbonica, Veduta del Lacco in Ischia e nel 1848 la consueta veduta Palazzo di Caserta veduto dalla Montagna di San Leucio. Al 1855 risale una delle sue opere principali, l’acquarello Capri dalla costiera sorrentina, opera che lo conduce alla maturità artistica e al successivo e importantissimo acquarello del 1859 Il golfo di Napoli con mare tempestoso e piroscafo.
Dopo l’Unità d’Italia, passa dalle Biennali Borboniche alle mostre della Promotrice: nel 1862 esponeIl Castello d’Ischia, nel 1863 Marina di santa Lucia e Napoli da mare. Nel 1877 partecipa all’Esposizione Nazionale di Napoli con tre opere: Nel bosco di Caserta, uno studio ad acquarello su carta, L’appressarsi di una bufera nel canale di Procida e Un chiaro di luna presso Capri, due acquarelli che presentano una chiara attenzione alla resa degli effetti atmosferici e luministici.
All’Esposizione di Napoli del 1877 compaiono Scena di mare in burrasca, dai netti toni romantici, Giardino dei cappuccini ad Amalfi, Cappella dell’Avvocatella nella Cava e Castello d’Ischia. L’ultima sua partecipazione ad una Promotrice risale al 1883, quando presenta l’olio Santa Maria di Portosalvo. Muore a Napoli nel 1894.
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