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Pittore
Francesco Zerilli
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Francesco Zerilli
Francesco Zerilli nasce a Palermo nel 1797. Nonostante siano molto poche le notizie che riguardano il pittore e quasi tutti provenienti dal suo biografo Agostino Gallo, è stato accertato che la sua iniziazione al mondo del disegno sia avvenuta nello studio di Francesco Ognibene. Dopo questa prima esperienza, viene riportato dalle fonti un suo apprendistato presso Giuseppe Patania a Palermo.
La sua carriera molto breve, stroncata da un’epidemia di colera che lo ha portato alla morte nel 1837, a soli quarant’anni, è costellata di pregevoli committenze per i suoi dipinti di paesaggio, ad esempio quella della duchessa di Parma Maria Luigia d’Asburgo.
Non soltanto pittore, ma anche incisore, Francesco Zerilli è autore di diverse vedute ideali, nate dall’osservazione del motivo dal vero, ma rielaborate in studio a tempera con chiari riferimenti al paesaggio classico di matrice seicentesca, filtrato attraverso le esperienze di altri paesaggisti palermitani come Alessandro D’Anna.
Marine di Palermo, vedute di Caserta e Agrigento sono quasi tutti conservati in collezione privata. Ne sono esempio Veduta di Palermo da Baida, Veduta di Palermo dalle colline, Tempio della Concordia a Girgenti, mentre Villa Belmonte è conservato presso la Galleria Civica d’Arte Moderna di Palermo.
Tutte queste vedute, realizzate seguendo i canoni della veduta tradizionale, con le quinte arboree, una limpida luminosità e una atmosfera serena e dorata, ricordano non solo l’esperienza di Lorrain, ma anche il vedutismo nordico di Jakob Philipp Hackert, pittore che viene spesso usato come termine di paragone stilistico per la pittura di Francesco Zerilli.
La cristallina narrazione di una Palermo luminosa e quasi sempre vista dall’alto ha portato Francesco Zerilli ad un immediato successo. All’ampiezza della veduta unisce una perfetta e lenticolare descrizione dei particolari, che spesso ha portato la critica a pensare che abbia potuto usufruire dell’aiuto di una camera oscura.
Elena Lago
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