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Pittore
Gaetano Fasanotti
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Gaetano Fasanotti
Gaetano Fasanotti nasce a Milano nel 1831. Nel 1848 prende parte alla Cinque giornate di Milano e accanto all’impegno rivoluzionario comincia a coltivare la passione per la pittura. Non si iscrive all’Accademia, ma frequenta lo studio di Giovanni Renica. Si specializza ben presto nella pittura di paesaggio ed esordisce nel 1854 a Torino con Un torrente e Veduta dell’alta Lombardia. Nel 1857 presenta Brughiera nei dintorni di Gallarate e nel 1859 Un’Alpe in Lombardia e Pianura lombarda.
Si può ben dedurre che i soggetti prediletti della pittura dal vero di Fasanotti siano le Alpi e le campagne della Lombardia, caratterizzati da una forte attenzione alle variazioni atmosferiche, al clima umido e “acquoso” della sua regione. Abile sia nell’olio che nell’acquarello, riesce a conquistare una serie di ricchi collezionisti lombardi come il Cavalier Pietro Ganzales e il conte Francesco Turati.
Nel 1860 succede all’austriaco Zimmerman nella cattedra di Paesaggio presso l’Accademia di Brera, introducendo importanti innovazioni nella didattica: una su tutte, l’incoraggiamento alla pittura di paesaggio en plein air, libera da costrizioni classiche e accademiche. Porta dunque i suoi allievi nei territori lombardi da lui stesso solcati e studiati durante le sessioni di pittura dal vero.
Nel 1860 espone a Torino una Veduta del Ticino, ma nel frattempo e fino al 1879 prende parte con costanza alle esposizioni braidensi. Al 1862 risale Veduta dal vero nei dintorni della Valsassina, al 1866 Un’alpe nel Canton Ticino e Reminiscenze del lago di Brientz. Continua per tutti gli anni Sessanta e Settanta con vedute legate ai territori della Brianza, del Ticino e delle Alpi lombarde, ma non manca di compiere viaggi nel meridione, soprattutto in Sicilia e in Campania.
Vedute che ricordano i suoi frequenti viaggi in cerca di ispirazione e motivi nuovi sono L’arenella alle falde del Monte Pellegrino (Sicilia), Marina con barche e Canale d’Ischia, tutti presentati all’inizio degli anni Settanta. Nel 1869 prende parte all’Esposizione Universale di Monaco di Baviera e nel 1873 a quella di Vienna.
Nel 1880 viene colto da una malattia che lo porta all’abbandono della pittura e alla morte nel giro di due anni, in una casa di cura. Una serie di undici paesaggi è conservata nella Galleria d’Arte Moderna di Milano, tra cui Dintorni di Milano, Stagno, Marina, Paesaggio alpestre e Strada con fondo di montagna.
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