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Pittore
Giorgio Paci
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Giorgio Paci
Scultore marchigiano, nato ad Ascoli Piceno il 10 ottobre 1820.
Fino da giovinetto mostrò inclinazione al disegno, ed ebbe a maestri lo zio Domenico, che fu lodato professore di plastica nell’Accademia di Perugia, ed il fratello maggiore Emilio, valentissimo artista.
A Roma frequentò l’Accademia del nudo, ed i suoi studi vennero apprezzati per la naturalezza ed il buon gusto.
Nello studio del comm. Tenerani condusse a termine qualche lavoro in marmo, dando prova di una grande valentia, tanto che molti dei suoi professori incominciarono a sentire per lui una grande affezione, tra i quali il prof. Gabriele Rosa, che nel ‘Disegno della Storia di Ascoli’ (Brescia, 1869) lo chiamò ‘diletto di Tenerani’.
Tornato in patria, nel 1847, eseguì molti lavori, fra i quali, in Ascoli, molti monumenti sepolcrali, che adornano la chiesa dei Cappuccini, degli Angeli custodi delle Vergini, di San Cristoforo dei Riformati, ecc.; decorò l’interno del teatro Ventidio Basso di ritratti delle più distinte cantanti, che in quello diedero prova della loro valentia.
Raccolse poi nel Municipio i migliori quadri appartenenti a varii ordini soppressi, nel 1861, e ne formò una pinacoteca; curò la conservazione delle iscrizioni e contribuì alla istituzione di un Museo Archeologico collocato nella Biblioteca del Municipio.
Il Paci ha anche l’onore di avere iniziato e coltivato nella carriera delle belle arti molti giovani, dei quali oggi molti sono artisti distinti.
Dal 1861 in poi tenne cariche pubbliche, disimpegnando sempre difficili uffici, sia facendo parte del Consiglio Comunale, sia insegnando nella R. Scuola Tecnica ed anche nella R. Scuola Normale, fornendo ambedue a proprie spese di una scelta serie di gessi e di metodi più reputati.
Il Paci è Socio dell’Istituto Archeologico di Berlino, dell’Accademia Raffaello di Urbino, della Industriale di Napoli e di molte altre.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.