OPERA NON DISPONIBILE
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Giovanni Boldini

(Ferrara 1842 - Parigi 1931)

Giovane donna con cane (1880 ca.)

Misure: 73 x 54 cm

Tecnica: olio su tela

Provenienza Maurice de Rothschild, Paris; Galleria Borgonuovo, Catalogo della vendita all’asta della raccolta A. Lurati, Milan, April 1929, n.152, tav. 50.

Bibliografia: L’opera completa di Boldini,  a cura di E. Camesasca, 1970, p. 99, n. 98; B. Doria, Giovanni Boldini. Catalogo generale degli archivi Boldini, 2000, n. 153; P. Dini-F. Dini, Boldini. Catalogo ragionato, 2002, vol. III, tomo I, p. 197, n. 350.

La ricercata eleganza dei ritratti femminili eseguiti da Boldini dagli anni Ottanta, archetipi della vita moderna parigina, come la Giovane signora con cane, gli permettono di fare breccia tra i più importanti collezionisti del tempo, tra cui  Maurice Edmond Charles de Rothschild, rampollo della famiglia di finanzieri che è stato proprietario di questo dipinto e amico di Boldini. Della sua collezione facevano parte alcuni tra i ritratti femminili più straordinari e famosi della produzione del pittore, tra cui La Marchesa Luisa Casati con levriero e il Ritratto della giovinetta Errazuriz, venduti in un’asta Christie’s nel 1995 a New York[1].

Considerato ribelle dalla sua famiglia, sfrenato amante dell’arte, dell’abbigliamento e della vita mondana, Maurice de Rothschild è riuscito comunque a seguire l’impronta della ricca famiglia, con alcuni geniali investimenti. Amico di letterati e pittori come il conte Robert de Montesquiou, celebre esteta e arbitro di eleganza, vicinissimo a Boldini, passa con spigliatezza dai più eleganti salotti internazionali a rocamboleschi viaggi, tra cui diverse esplorazioni in Africa, dove si occupa della fauna locale e scrive alcuni articoli scientifici dedicati alla scoperta di nuova specie di lucertola, che poi ha preso il suo nome.

Dalle opere collezionate da Rothschild e quindi anche dalla Giovane donna con cane si percepisce l’essenza del Boldini viveur, aspetto condiviso con Maurice e col poeta Montesquiou. Quest’ultimo è stato anche teorico di un nuovo modo di intendere il ritratto, in grado di unire in un vortice estetico il pittore e l’effigiata: Boldini è dunque «uno dei pittori più felici della donna moderna, di cui ha saputo rendere la sottile eleganza, la mobilità nervosa e morale, la precocità dello spirito pur nell’organismo adolescente»[2].

Descrizione che si adatta perfettamente alla ragazza col cagnolino, che riesce a emergere dallo sfondo grigio nonostante il sottile profilo del corpo sia avvolto da un abito dello stesso colore, rifinito con merletti bianchi e bottoncini rossi. I deliziosi dettagli del nastro lilla attorno al collo e del cappellino rosso, che offre un netto contrasto cromatico in tinta col rossetto, contribuiscono a far affiorare il dolce profilo dallo sfondo. Le pennellate dinamiche racchiudono una raffinata armonia cromatica e luministica che definisce una femminilità charmante, di cui il cagnolino è un fondamentale tassello, vero e proprio status symbol, come in molti altri ritratti di Boldini.

Elena Lago

[1] Fifteen Paintings by Giovanni Boldini Collected by the Late Baron Maurice de Rothschild, catalogo asta Christie’s, New York, 1 Novembre 1995.

[2] I Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia, catalogo illustrato, Venezia, 1895, p. 42.

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