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Giovanni Domenico Campiglia


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Giovanni Domenico Campiglia

( Lucca 1692 - Roma 1775 )

Pittore

    Giovanni Domenico Campiglia

    Studiò a Firenze presso lo zio intagliatore alla corte medicea. Si perfezionò nel disegno del nudo e anatomico alla scuola di Tommaso Redi mentre per il disegno prospettico e architettonico si formò sotto la guida di Lorenzo Del Moro. Il Marrini nel 1776 ci testimonia che in giovane età disegnò presso la Galleria degli Uffizi statue e quadri. Trasferitosi a Bologna studiò presso la bottega di Giovanni Gioseffo Del Sole. Il benefattore Paolo Zambeccari gli commissionò Fuga in Egitto, attualmente disperso.

    Grazie ai premi conseguiti presso l’Accademia di San Luca a Roma si vide commissionare dalla stessa i disegni per i fregi e le iniziali dei libri rendiconto dei concorsi. Monsignor Sergardi tra il 1719 e il 1721 incaricò Campiglia di traslare il San Pietro risana lo storpio del Cigoli in mosaico. Clemente XI rimasto soddisfatto dell’esito dell’opera, commise al pittore altri dipinti. Fu a Firenze nel 1730 dove realizzò le opere più impegnative e di maggior prestigio, si tratta in particolare dei disegni per le incisioni del Museo florentinum. San Nicola da Bari (1733) è un dipinto, tra i pochi conosciuti del Campiglia, eseguito in San Giovannino degli Scolopi per la cappella Arnoldi.

    A Firenze conobbe Giovanni Bottari, direttore della Stamperia granducale nonché erudito e consigliere del cardinal Neri Corsini. Attraverso questo contatto, Campiglia riuscì a ottenere importanti collaborazioni alle imprese che Clemente XII Corsini stava mettendo in atto a Roma. Nel 1734, in occasione dell’apertura del Museo Capitolino, furono stampati una serie di volumi i cui testi, di Bottari, furono affiancati dai disegni del Campiglia.

    Nel 1738 fu nominato sopraintendente della Calcografia Camerale. L’anno seguente si dedicò alla realizzazione delle incisioni per il volume Nuovo teatro delle fabbriche et edifici fatte fare in Roma e fuori di Roma dalla santità di N. S. Papa Clemente XII. Nel 1740 fu onorato della nomina ad Accademico di San Luca, presso la sede dell’istituzione è presente tuttora l’Autoritratto.

    Nella collezione Corsini sono presenti opere note grazie alla pubblicazione degli inventari, appare: una testa di putto, una testa di pastelli, quattro pastelli corrispondenti ai suoi ritratti, una copia del Ritratto di Rubens degli Uffizi. Si ricordano inoltre per la loro vivezza: la copia a carboncino del Ritratto del Marchese Neri del Rigau e il ritratto a olio di Bottari, accompagnato dallo studio preparatorio a carboncino e biacca. Nel 1773, ormai anziano, lasciò il ruolo di direttore della Calcografia a Gaspare Sibilla. Morì nel 1775.

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