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Giovanni Mayer (Majer)
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Giovanni Mayer (Majer)
Professore di disegno nel R. Istituto Tecnico Paolo Sarpi in Venezia, è nato in Canizzano in provincia di Treviso, il 3 novembre 1838.
Mostrando inclinazione al disegno e compiuti a Treviso gli studi tecnici, pregò il padre di mandarlo all’Accademia di Belle Arti a Venezia e ne ebbe un rifiuto.
Fermo nel suo proposito, si presentò al pittore Giovanni Sala in Treviso, supplicandolo di accettarlo come apprendista; ma vedendo che in quelle occupazioni materiali non ricavava alcun resultato, lo lasciò, per andare con Vincenzo Cibinello altro decoratore di Treviso, il quale gli fu prodigo di quelle attenzioni dovute ad un figlio di modesta sì, ma civile famiglia.
Cresciuto in età, e desideroso di respirare in un ambiente puramente artistico, ottenne finalmente dal padre il permesso di recarsi all’Accademia di Venezia, e cominciò subito a frequentarne i corsi con assiduità e volenterosità, ricevendo spesso premi e onorificenze.
Aveva compiuto appena lo studio della statuaria quando gli morì il padre.
Costretto a guadagnarsi il pane fu accolto nella ex Scuola Reale Superiore a Venezia come assistente alle cattedre di disegno, indi passò docente alla Scuola Tecnica di Oderzo.
Sostenne a Firenze nel 1870 presso il Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, gli esami per la nomina a Professore di disegno negli istituti tecnici del Regno, e fu terzo per merito sopra 24 concorrenti.
Tenne per due anni la cattedra di disegno nell’Istituto Tecnico di Sassari, e per dodici in quello di Udine.
Quantunque occupato nell’insegnamento esercita con felice successo anche la pittura a acquarello, e come insegnante riportò distinzioni alle Esposizioni Nazionali italiane, ed a quelle di Parigi, e pubblicò opere di disegno che furono premiate alla Esposizioni di Torino del 1869 e del 1884.
Come artista dipinse varie pergamene specialmente una di bella fattura, presentata dai Municipi di Pasian di Prato e Remanzacco al comm. Brussi, Prefetto di Udine.
I principali acquarelli eseguiti dal Mayer sono: “La vita fugge”; “Costume chioggiotto”; “Melania”; “Interno di una stalla”; “Sul Monticano”; “Uomo allegro il ciel l’aiuta”; “Smorfie”; “Allegre reminiscenze”; “Senza mamma”.
Questo artista ideò ad Udine nel 1882 una gran fiera a beneficio degli inondati, che fruttò in un sol giorno la egregia somma di Lire 22,000 e che fu riprodotta dagli studenti a Padova, quindi a Treviso, Venezia, Lucca, Napoli, ed in altre città.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.