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Pittore
Giuseppe Camino
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Giuseppe Camino
Giuseppe Camino
Nato a Torino il 28 ottobre 1818 morto a Caluso il 26 febbraio 1890. Avviato dapprima alla carriera amministrativa, si dedicò, nel 1842, alla pittura, studiando dal vero nei suoi viaggi in Italia e all’estero. Oltre ai paesaggi, che furono, da lui trattati di preferenza e dove si nota una forma romantica e piuttosto melodrammatica, ha lasciato affreschi, decorazioni, dipinti scenografici e ritratti.
Riprodusse in molti lavori i punti più pittoreschi delle Alpi. Alcune sue opere: “Il diradarsi di un temporale” e “Foresta vergine”, dono dell’autore al Museo Civico di Torino; “Alto Canavese”; “La Campagna romana”; “Il Monte Bianco”; “Ritratto di S. M. Vittorio Emanuele Il”. Sue pitture sacre sono nella chiesa di Rocciamelone e nel Convento della Visitazione a Torino.
Un affresco rappresentante “Gli schiavi piemontesi in Francia liberati da Sant’Epifanio”, è nella chiesa di San Massimo pure a Torino. Alcune sue opere trovansi nella Galleria d’Arte Moderna di Firenze come il “Paesaggio alpino”. Espose in varie mostre nazionali, sempre benevolmente considerato dal pubblico e dalla critica.
