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Pittore
Giuseppe Cammarano
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Giuseppe Cammarano
Nasce a Sciacca nel 1766. Il padre Vincenzo è un attore di teatro molto acclamato a Napoli ancor prima che Giuseppe nascesse. Anche quest’ultimo si avvia alla carriera teatrale, recitando negli spettacoli paterni al San Carlino di Napoli. Ben presto, però, emergono le sue doti disegnative e pittoriche, per cui preferisce intraprendere l’attività di decoratore e scenografo, inizialmente come aiuto di Domenico Chelli al San Carlo.
Dopo questa prima fase, entra nello studio di Fedele Fischetti ed in seguito entra in contatto con Philipp Hackert e lo aiuta nella decorazione del Real Casino di Carditello. Grazie all’intervento di Hackert, riesce ad ottenere un pensionato reale che gli permette di approfondire i suoi studi a Roma, dove si avvicina al classicismo di David e compone due disegni ispirati al Giuramento degli Orazi: La morte di Virginia e Lo spavento di Gaio Fabrizio Luscino nell’accampamento di Pirro.
Nel 1788 rientra a Napoli ed apre una scuola privata di pittura: coniuga l’attività di insegnante con quella di pittore e decoratore. Risalgono a questi anni una serie di disegni e di affreschi, ma anche dipinti di cui oggi non conosciamo la collocazione. Nel 1806, dopo un primo rifiuto, Giuseppe Cammarano entra come insegnante di pittura e come vicedirettore nell’Accademia napoletana, nominato da Giuseppe Bonaparte.
Purtroppo, questa fase ha una durata molto breve, dato che verrà sostituito da Wicar, che avrà il compito di riordinare l’intero statuto dell’Accademia. Nonostante questo, Cammarano ottiene diversi incarichi da Gioacchino Murat: esegue un Ritratto di Carolina Bonaparte, conservato al Museo Napoleonico di Roma, e soprattutto gli vengono commissionati gli affreschi dell’appartamento nuovo della Reggia di Caserta. La decorazione consiste in una Minerva che premia le arti e le scienze, Teseo e il Minotauro ed Ettore che rimprovera Paride.
Con la fine del governo francese ed il ritorno dei Borbone, Giuseppe Cammarano riesce ad ottenere una serie di incarichi molto più prestigiosi, proprio grazie alla sua estrema fedeltà alla casata reale. Nel Palazzo Reale di Napoli decora la cappella palatina e uno dei saloni con la Minerva che premia la fedeltà, datato 1818. Apollo che presenta a Minerva i più grandi poeti del mondo, invece, viene realizzato da Cammarano nel velario del soffitto del Teatro San Carlo.
Continua a dipingere per molti anni, tra committenze prestigiose ed incarichi meno importanti. Negli anni Quaranta, già anziano, si occupa, insieme a Camillo Guerra della decorazione di altri ambienti del Palazzo Reale: esegue Le nozze di Bacco e Arianna, Ganimede che porge il nettare a Giove, Apollo con le muse e Amore e Psiche. Dopo aver lavorato anche nella Cattedrale di Caserta, muore a Napoli nel 1850.
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