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Scultore
Giuseppe Siccardi
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Giuseppe Siccardi
Giuseppe Siccardi nasce ad Albino nel 1883. Proveniente da un’umile famiglia di marmisti della provincia bergamasca, dimostra ben presto buone doti nel disegno e nella modellazione dal vero. Si trasferisce quindi a Bergamo per frequentare l’Accademia Carrara, dove è allievo di Ponziano Loverini.
Prediletto dal maestro, ne esegue anche un ritratto conservato ancora in Accademia e ne sposa la figlia Antonietta. Nel 1900, ottenuta il pensionato artistico, si trasferisce a Roma per perfezionare la sua formazione presso l’Accademia del nudo di Ettore Ferrari.
Rientrato in Lombardia nel 1908, si afferma ben presto come scultore apprezzato dal pubblico e dalla critica, soprattutto per i suoi interventi monumentali pubblici: si occupa infatti delle statue del Diritto e della Legge per il Palazzo di Giustizia di Bergamo. Numerosi, però, sono anche gli interventi di piccole dimensioni e di committenza privata, come alcuni soggetti muliebri di gusto liberty, caratterizzati da un andamento elegante e sinuoso delle superfici, come conferma il Nudo femminile in bronzo che protende le braccia verso l’alto, come in un grazioso passo di danza.
La scultura di Giuseppe Siccardi è poi contraddistinta dalla scelta di un formalismo che deriva dalla scultura dell’Ottocento lombardo, a tratti più legato allo stile scapigliato e vibrante, a tratti più verista, che attira l’interesse dell’aristocrazia lombarda, per i ritratti, i soggetti infantili, le scene di intimità familiare.
Tra gli anni Dieci e Venti, partecipa a diverse esposizioni locali e nazionali, sperimentando anche la scultura in cera, soprattutto per bassorilievi di carattere funerario, in cui giunge a note allegoriche e simboliste di grande impatto.
Non è poi da dimenticare la ricca attività grafica che arricchisce la produzione di Giuseppe Siccardi: disegni e sanguigne dal tratto libero e sciolto, in gran parte ritratti che hanno la sensibilità di svelare i punti più intimi della natura umana.
Elena Lago
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.