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Pittore
John Arthur Strutt
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John Arthur Strutt
John Arthur Strutt, viaggiatore, pittore, scrittore e incisore inglese nato a Chelmsford, nell’Essex, nel 1819, è figlio del pittore di paesaggio Jacob George Strutt. Giunto in Italia in compagnia del padre nel 1831, fa della fondamentale e tradizionale tappa del grand tour un vero e proprio cambiamento artistico e biografico, poiché decide di stabilirsi a Roma per il resto della sua vita.
È proprio nella città papalina che John Arthur Strutt raggiunge il successo soprattutto presso i collezionisti e mercanti d’arte stranieri, attraverso una pittura che interpreta a pieno i valori pittoreschi e poetici di Roma e della campagna circostante. Oli, acquarelli, incisioni fanno parte della sua produzione che si spinge fino agli anni Ottanta del secolo e che non comprende solo opere eseguite a Roma, ma anche nel sud Italia, luogo che ha fatto la sua fortuna di artista viaggiatore.
Insieme all’amico e scritto inglese William Jackson, nel 1838 compie un viaggio “on the road” tra la Calabria e la Sicilia. Lettere, racconti, impressioni di questo cammino verranno pubblicati nella raccolta A pedestrian tour in Calabria and Sicily, che ottiene un notevole successo a Londra nel corso degli anni Quaranta. Opera dedicata all’osservazione e allo studio delle popolazioni del sud, delle tradizioni e dei costumi, offre incursioni anche nel mondo del brigantaggio, dell’arte, del paesaggio meridionale.
Dalla Sicilia a Salerno agli scavi di Paestum alla campagna Roma, l’artista inglese fa un ritratto pittoresco dell’Italia, attraverso una pittura vivida, dal cromatismo intenso e dal disegno impeccabile che si rivela come profondamente affine a quella degli altri artisti stranieri a Roma della seconda metà dell’Ottocento.
Vicino a Charles Coleman, riporta tutte le suggestioni della campagna romana, anche gli aspetti più strettamente aneddotici tratti dalle scene quotidiane osservate nei paesini che nascono sulla via Appia o sulla via Casilina, come Ceprano e Frosinone, tra strade più rappresentate nella produzione vedutistica di John Arthur Strutt.
Alla Tate Britain è conservato l’olio su carta del 1839 An italian cart, eseguito nel suo studio di via del Babbuino 52, condiviso con suo padre. Poco dopo, si trasferisce in via della Mercede, studio in cui rimane per molti anni e frequentato dai collezionisti stranieri, desiderosi di portare a casa un ricordo pittoresco dei costumi e dei paesaggi italiani.
Dal 1881, Strutt viene nominato ispettore onorario delle antichità di Lanuvio in qualità di archeologo. Occupandosi principalmente della decifrazione e della traduzione delle iscrizioni latine, ha pubblicato poi una serie di studi sul periodico Notizie degli scavi di antichità della Reale Accademia dei Lincei. Trasferitosi in via della Croce, vi rimane fino alla morte, sopraggiunta nel 1888.
Elena Lago
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