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Pittore
Leonardo De Mango
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Leonardo De Mango
Nativo di Bisceglie in Puglia, si forma prima da autodidatta, poi, intorno ai vent’anni inizia a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Napoli, grazie ad un assegno mensile procurato da un ricco mecenate di Bari. Segue il classico iter, avendo come insegnanti Filippo Palizzi di Domenico Morelli, ma insofferente all’ambiente accademico, decide di passare un periodo di studio a Venezia.
Qui pensa di poter subito riuscire a vendere i suoi dipinti indirizzati al realismo partenopeo, ma non ottiene particolari risultati. Non potendosi mantenere solo con piccole vendite e attratto fortemente dal mondo orientale, raccontato in numerosi testi e dipinti dell’epoca, si trasferisce nel 1874 in Siria. Soggiorna ad Aleppo, Damasco e Antiochia, studiandone le usanze, i colori, le tradizioni esotiche.
In un secondo momento sceglie come città in cui porre radici Beirut, dove si mantiene inizialmente solo facendo l’insegnante di pittura, poi vendendo i suoi quadri.
Nel 1882 esegue Cantastorie d’Oriente, opera che segna l’inizio della carriera di De Mango come pittore orientalista: le scene, sviluppate da studi dal vero, saranno poi riformulate in diverse versioni con varianti grazie alle numerose richieste. Il critico Adolphe Thalasso a proposito del Cantastorie d’Oriente scrisse: “De Mango dopo un lungo studio riesce a dominare la tela con la prospettiva, con la sua maestria nel disegno e l’abilità nell’utilizzare i colori, sviluppando le sue capacità artistiche e arrivando fino all’anima degli oggetti”. La forte abilità nella resa delle variazioni atmosferiche, della luce mediorientale, delle strade brulicanti di venditori e acquirenti, di animali, donne e pastori, gli procura numerose committenze.
Dopo l’esperienza siriana, De Mango passa alcuni anni in Egitto: realizza una consistente quantità di impressioni del Nilo, delle Piramidi, della brulicante vita del Cairo. Nel 1884 invia a Torino La notizia della resa di Tell-el-Khebir, scena che descrive a confermata sottomissione dell’Egitto all’Inghilterra.
Dopodiché l’artista, ormai conosciutissimo nel mondo mediorientale, si trasferisce per un breve periodo a Tripoli, dove lavora per l’ambasciatore italiano. Realizza vedute intense e sincere quali Le rive di Tripoli. Una breve sosta a Milano e Bisceglie e poi riparte alla volta dell’Oriente, per stabilirsi definitivamente a Istanbul nel 1883, forse attratto dalla lettura di Costantinopoli di De Amicis. Tornerà in Italia a causa della guerra italo-turca solo per pochi mesi nel 1911, per poi rientrare definitivamente nell’amata Istanbul, sua città adottiva.
In questo lungo periodo realizza tantissime vedute e schizzi di Costantinopoli e di diverse parti della Turchia, da vendere ai turisti di passaggio, ma anche ad importanti collezionisti. Ne sono esempio Turco sul cammello, Pastore turco con gregge, Lungo il Corno d’Oro, Veduta di Pera, Santa Sofia, Scuola coranica, Il Muezzin.
Dal 1901 partecipa ai Saloni di pittura di Pera e prende parte alle principali rassegne artistiche, affermandosi come pittore di genere orientalista, senza mai abbandonare l’intento realistico. Dipinge instancabilmente paesaggi e atmosfere della Turchia fino al 1930, anno della sua morte. Thalasso ha definito le composizioni orientali di De Mango “L’oriente da tutti punti di vista”.
Elena Lago
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.