Hai cercato
Pittore
Leoncillo Leonardi
Sei interessato alla vendita o all'acquisto delle sue opere?
Acquistiamo opere di questo artista
e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo
La galleria Berardi offre un servizio gratuito e senza impegno di valutazione di opere di arte antiche e moderne. Per orientarsi nel mercato dell'arte, assai complesso e pieno di sfumature, è meglio affidarsi ad un consulente professionista che sappia rispondere in maniera veloce e concreta alle tue esigenze. La chiarezza delle risposte risolverà in maniera efficace la necessità di stimare o mettere in vendita un bene.
Contattaci immediatamente senza impegno
Risposte anche in 24 ore:
Leoncillo Leonardi
Leoncillo (Leoncillo Leonardi) nasce a Spoleto (Perugia) il 18 novembre 1915 e muore a Roma il 3 settembre 1968.
Terzo figlio del professore di disegno Fernando Leonardi, mostra fin da piccolo il suo carattere ribelle. Dopo una bocciatura scolastica si isola per alcuni mesi e inizia a modellare la creta. Per i risultati ottenuti e l’incoraggiamento dello scultore Domenico Umberto Diano si iscrive all’Istituto d’Arte di Perugia.
Nel 1935 si trasferisce a Roma e frequenta i corsi di scultura presso l’Accademia di Belle Arti. Conosce il poeta Libero de Libero e frequenta l’ambiente legato alla Galleria La Cometa da questi diretta. Tra gli artisti della galleria ricordiamo Mafai, Raphaël, Mirko e Afro Basaldella, Cagli, Mazzacurati, Fazzini.
Dal 1939 al 1942 collabora con l’importante fabbrica Ceramiche Rometti di Umbertide (Perugia). Nel 1940 espone alla VII Triennale di Milano, invitato da Giò Ponti. Convinto antifascista, si avvicina al Partito Comunista Italiano rimanendo coinvolto nel dibattito sul realismo in arte che caratterizza gli anni successivi al conflitto. Dal 1945 collabora con diverse riviste, dove pubblica disegni satirici.
Nel 1946 è tra i firmatari del Manifesto della Nuova Secessione artistica italiana. Successivamente aderisce al Fronte Nuovo delle Arti. Nel 1948 espone alla Biennale di Venezia, come anche nel 1950 e 1954. Dopo i fatti di Ungheria esce dal Partito Comunista. Nel 1965 partecipa con alcuni disegni alla mostra Disegni italiani moderni presso il Centro Culturale Olivetti di Ivrea. Numerosissime sono le mostre a cui partecipa nell’ultimo decennio della sua vita e quelle postume, sia in Italia sia all’estero. Muore improvvisamente a 53 anni colpito da un infarto.
Scultore, oltre che pittore, disegnatore e ceramista, è tra gli artisti più importanti del dopoguerra italiano e non solo. Tra la metà degli anni ’40 e la metà degli anni ’50 la sua produzione è improntata al Neocubismo ispirato a Picasso. In queso periodo si dedica anche alla natura morta, un tema poco trattato in scultura. Della fine del decennio sono le prime prove astratte e informali, nate in seguito a una profonda crisi dell’artista.
Del 1938 ricordiamo l’opera grafica Pianta. Agli anni intorno al 1940 risalgono le terrecotte policrome invetriate Ermafrodito, Arpia, Sirena, Suonatori, Quattro stagioni, San Sebastiano (Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma). Del 1937 sono i due bassorilievi Il cervo e i cani e Il nibbio e le colombe (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma). Del 1942 ricordiamo un Autoritratto. Al 1943-44 risalgono alcuni disegni di nudi che si rifanno allo stile di Guttuso.
Del 1944 è Madre romana uccisa dai tedeschi, che gli vale il premo L’Arte contro la barbarie, e Donata. Del 1950 è Sedia, cappotto e cappello (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma). Del 1954 è I minatori con cui si aggiudica il primo premio al Concorso Nazionale di Ceramica di Faenza. Al 1957 risale La partigiana veneta, andata perduta in un attentato, mentre del 1958 è il Monumento ai caduti di tutte le guerre di Albissola Marina. Della fine degli anni ’50 sono i primi esempi dei cicli Mutilazioni, Tagli e Fratture.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.