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Lorenzo Gori


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Lorenzo Gori

( Livorno 1842 - 1923 )

Pittore

    Lorenzo Gori

    Scultore toscano, nato a Livorno nel 1842, fu dal padre avviato all’arte dell’intaglio, e nel 1860 mandato a Firenze nel laboratorio Barbetti.

    Dopo poco tempo però fu nello stabilimento Morini, indi all’Accademia ove studiò pittura sotto il Pollastrini, e modellazione sotto il Costoli.

    Nel 1868 produsse la sua prima figura dal titolo: “Politico democratico!, che espose alla Promotrice.

    Nel 1870, alla stessa Esposizione, inviò “In giardino”, figura di donna che piacque ed ebbe elogi da critici e da giornali.

    Nel 1872, presentò un altro lavoro: “Dopo il bagno”, che provocò un po’ di discussione in campo artistico, e dette anche occasione alla pubblicazione di un opuscolo scritto dal signor Riccardo Taruffi, col titolo: ‘Del rinnovamento dell’arte a proposito di una statua di Lorenzo Gori’; fu premiato con menzione onorevole, e figurò anche alla Mostra di Parigi del 1878.

    Nel 1874, per commissione del signor Francesco Mimbelli di Livorno fece un caminetto in marmo; poi eseguì un monumento sepolcrale per la signora Dussof, che trovasi nel Camposanto degli Inglesi a Firenze, e vari busti per conto del Municipio di Livorno.

    Tornato poi in patria nel 1880, eseguì per il cimitero di quella città il monumento eretto agli “Otto fucilati dagli Austriaci nel 1849”, ove scolpì un popolano morente, grande al vero.

    E’ suo anche il monumento nel detto camposanto ai fratelli Sgarallino, e il monumento eretto al Guerrazzi sulla piazza dedicata al suo nome.

    Alla Esposizione di Belle Arti tenuta a Livorno nel 1886 vendè varie figure e busti, ed un vaso fantastico di grandi proporzioni fuso in bronzo intitolato “In padule” che fu acquistato dal Principe Amedeo, e di cui fece altre due riproduzioni una pel conte Rodocanacchi, ed una pel cav. Luca Mimbelli.

    Attualmente sta lavorando ad un secondo monumento sepolcrale per la signora Pastore, nata Micali, per essere quindi collocato nella cappella gentilizia nel camposanto di Valenza in Piemonte.

    Altri suoi lavori degni di nota sono: “In attesa d’avventori”, figurina in terracotta; “L’infermità a piedi, la sanità in carrozza”, bassorilievo; “Senza lavoro”; “Due amici” nonchèun numero grande di vasi, calamai e porta biglietti in terracotta.

     

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