Luigi Mion

Pittore veneziano, è fra gli artisti veneti uno dei più originali e conosciuti; ha una fisonomia tutta propria sia nella composizione, sia nell’espressione, quanto nella fattura dei quadri; predilige generalmente i quadri di soggetto mesto.

Quello: “Per la messa” fu riprodotto colla fotografia e con l’incisione, tantochè divenne popolarissimo e fece sempre più chiaro il nome dell’artista.

Le principali di lui opere sono: “Troppo tardi”, esposta nel 1872; “Mosca cieca”, ammirata alla Esposizione Universale di Parigi del 1878; “Sbagliato”, che trionfò a Monaco l’anno dipoi; “La maschera veneziana” esposta al Salon nel 1879; “Farfallina”; “Religione della Famiglia”; “Le orfanelle”; “Mamma mia” che figurarono in varie Mostre, in diverse città d’Italia.

A Venezia, nel 1887, aveva quattro quadri ammirabili, prove eccellenti del suo bell’ingegno: “Il Mattino”; “Dopo la messa”; “Ai Vesperi”; “In San Marco”.

Esperto in ogni campo dell’arte, rivela doti non comuni anche come internista e il quadro “Interno di San Marco” ed altri studi di chiese sono encomiabili per efficacia, rilievo e verità grandissime.

Se nei quadri del Mion può riscontrarsi qualche difetto, questo viene compensato largamente, dalla fine correttezza del disegno, dall’evidenza del modellato, dal rilievo e la robustezza della sua tavolozza, dalla rara coscienziosità che egli vuol mettere in ogni suo lavoro.