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Pittore

Luigi Querena


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Luigi Querena

( Venezia 1824 - 1887 )

Pittore

    Luigi Querena

    Quotazioni di Luigi Querena

    Luigi Querena, pittore raro sul mercato, è soprattutto ricercato per le vedute veneziane di grandi dimensioni, che hanno quotazioni tra i 20.000 e i 45.000 euro, mentre quelli di dimensioni inferiori oscillano tra i 4.500 euro e i 10.000 euro. 

    Le quotazioni indicate sopra sono del tutto orientative: dipendoni infatti da molteplici fattori come le dimensioni, la tecnica, il periodo d’esecuzione. Consigliamo perciò ci inviarci una foto della vostra opera di Querena per ottenere una stima aggiornata e precisa.

    Biografia

    Luigi Querena nasce a Venezia nel 1824, figlio di Lattanzio Querena, pittore settecentesco di ritratti e soggetti religiosi. Al contrario del padre Luigi si specializza soprattutto nella pittura vedutista veneziana. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e farà il suo esordio proprio nella città lagunare, probabilmente nel 1847 con Veduta della Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo. Nell’arco della sua carriera parteciperà a numerose esposizioni italiane, soprattutto nelle città di Genova e Torino, ma anche Milano, Napoli e Firenze.

    Il vedutismo storico

    “Egli come il Canaletto ama la vecchia Venezia, la conosce, conosce le sue svariatissime scene prospettiche, e nelle sue opere vedete tutta la poesia del passato. E come egli esercita l’arte da artista, sente la dignità dell’Artista e vuole che l’arte raggiunga i suoi grandi scopi morali; così alle scene di prospettiva che formano il principale dei suoi quadri, unisce fatti storici o mostra la vita pubblica e privata dei Veneziani in ogni tempo”[1].

    Luigi Querena muove i primi passi nella tradizione settecentesca delle vedute veneziane per poi rinnovarla in una chiave personale, documentando e testimoniando anche alcuni fatti storici accaduti in tempi passati o nel suo presente, in una sorta di romanticismo storico. Ha vestito i panni di un reporter dell’Ottocento e grazie a lui sono giunte ai nostri giorni testimonianze dei moti rivoluzionari del 1848-49, durante i quali il popolo di Venezia insorgeva contro il governo austriaco. Luigi Querena ha infatti dedicato una serie di tempere a questi importanti fatti storici, oggi conservati al Museo del Risorgimento di Venezia, e poi delle tele, tra cui Esterno della batteria di S. Antonio nel piazzale di mezzo del ponte sulla Laguna, mentre viene colpita da un proiettile, esposto alla X Esposizione di Torino del 1851; La via Eugenia negli ultimi giorni del bombardamento (1849) e Batteria suddetta a difesa del ponte sulla laguna nel 1859; nel fondo vedesi la città di Venezia, entrambi esposti all’Esposizione di Milano nel 1872. Luigi Querena anche in altre occasioni crea delle commistioni tra vedute e fatti storici come Il Doge di Venezia riceve sulla piazzetta di S. Marco la Regina Caterina Cornaro di ritorno da Cipro nel 1486, esposto all’Esposizione di Genova nel 1863; o Caccia a tori sciolti nel cortile del Palazzo Ducale di Venezia. Festa istituita pel sollazzo della Dogaressa e sue dame d’onore, esposto all’Esposizione di Genova del 1871.

    Maestria tecnica e pittura del vero

    Luigi Querena è un vero maestro nella tecnica esecutiva, ma anche nella resa realistica e naturalistica delle figure, dei costumi e degli eventi raccontati, come scoppi di proiettile, celebrazioni, interni di chiese o vedute di città. Il disegno, il colore e la luce collaborano all’unisono per legarsi indissolubilmente e raccontare la parlante verità delle situazioni rappresentate.

    Altro elemento essenziale nelle composizioni di Luigi Querena è la precisione prospettica che le caratterizza.

    Venezia nelle tele di Luigi Querena

    Venezia è il suo soggetto preferito e verrà immortalata in tantissimi suoi quadri come La scala dei giganti in Venezia esposto alla XIX Esposizione di Torino del 1860; Il Molo sulla Piazzetta di S. Marco in Venezia esposto all’Esposizione di Genova del 1865; Isola di S. Giorgio Maggiore in Venezia, esposto sempre a Genova nel 1867; Sala dell’Archivio del Carmine a Venezia esposto all’Esposizione di Genova del 1868; Interno della chiesa di S. Marco in Venezia esposto all’Esposizione Nazionale di Napoli del 1877; o Il Ponte di Rialto e Palazzo Camerlenghi e Sala delle quattro porte, palazzo Ducale di Venezia esposti all’Esposizione di Genova del 1881.

    Realizzerà anche vedute di altre città come Interno dell’Anfiteatro Flavio detto Colosseo esposto a Genova nel 1871, o Interno della Sacrestia di S. Maria di Castello in Genova e Interno della Chiesa di S. Maria di Castello in Genova con cui partecipa all’Esposizione sempre a Genova nel 1865.

    Luigi Querena muore a Venezia nel 1877.

    Emanuela Di Vivona

     

    [1] A. Vannucci, Corrispondenze Artistiche, Rivista di Firenze e bulletino delle arti del disegno: pubblicazione mensile di scienze, lettere e arti … Volume 1, Tipografia di G. Mariani, Firenze, 1857, p. 310.

     

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