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Pittore
Paolo Bozzini
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Paolo Bozzini
Pittore figurista emiliano, nacque in Piacenza addì 25 gennaio 1816. Incominciò i suoi studi artistici sotto la disciplina dell’illustre suo concittadino il Viganoni, quindi, mercè gli aiuti del dottor Lodovico Guglieri, li coronò a Roma sotto la disciplina del Camuccini e del Podesti, ai quali fu carissimo.
Il concittadino padre Luigi Rezzi, professore alla Sapienza di Roma, lo sovveniva spesso di consigli intorno alle opere sue, come lo prova un lungo carteggio posseduto dal professore Luigi Ambiveri, per dono fattogli dello stesso cavalier Bozzini. Da forse sei anni è costretto all’inazione per una paralisi progressiva, che lo ridusse in uno stato infelicissimo.
Tra i lavori che resero popolare in Piacenza il nome di lui, si noverano: “La pala d’altare” della sagrestia della cattedrale di Piacenza, rappresentante i “Supremi momenti che precedono il martirio di Santa Giustina”; “L’arresto di Pandolfo Collenuccio da Pesaro”; “Filippo Arcelli che assiste al supplizio del fratello e del figlio da una finestra del Castello di Sant’Antonino in Piacenza”; “Giulio Alberoni, che, presente la Orsini, dà il ritratto di Elisabetta Farnese a Filippo V, re di Spagna”; “La difesa di Piacenza contro le armi di Francesco Sforza”, quadro comprato dalla Società d’incoraggiamento di Parma, e vinto dalla defunta duchessa Luisa Maria di Borbone, vedova di Carlo III; “Il Correggio, che nel suo studio mostra il San Girolamo alla committente e ad un’altra signora di sua compagnia”; “Lo sbarco di Garibaldi a Marsala”; “L’apoteosi di San Rocco”, nella chiesa omonima; “Geremia che predice la cattività al popolo ebreo”; “La morte di Matatia”; “L’apoteosi di San Ludovico”.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.