Hai cercato
Pittore
Pietro Aldi
Sei interessato alla vendita o all'acquisto delle sue opere?
Acquistiamo opere di questo artista
e di altri pittori e scultori dal XVI secolo sino alla prima metà del XX secolo
La galleria Berardi offre un servizio gratuito e senza impegno di valutazione di opere di arte antiche e moderne. Per orientarsi nel mercato dell'arte, assai complesso e pieno di sfumature, è meglio affidarsi ad un consulente professionista che sappia rispondere in maniera veloce e concreta alle tue esigenze. La chiarezza delle risposte risolverà in maniera efficace la necessità di stimare o mettere in vendita un bene.
Contattaci immediatamente senza impegno
Risposte anche in 24 ore:
Pietro Aldi
Spostatosi da Manciano, nella Maremma grossetana, a Montefiascone, entra in seminario per uscirne quasi immediatamente. Si sposta infatti a Siena e si iscrive all’Accademia locale, dove è allievo di Luigi Mussini che influenza il suo linguaggio di matrice purista. Ancora studente dell’Accademia, nel 1872 dipinge l’Allegoria delle tre arti, ma anche e soprattutto il Ghino di Tacco che giura sui Vangeli lo sterminio degli uccisori del padre suo, ispirato ad un episodio di un romanzo storico di Francesco Domenico Guerrazzi. Questa prima ed eccellente prova storica segna l’inizio di una lunga serie di dipinti dello stesso genere, che caratterizzano gran parte della carriera di Aldi.
Nel 1874 ottiene l’alunnato Biringucci con La sconfitta di Corradino di Svevia a Tagliacozzo, facendo una buona impressione sui giudici di formazione purista Amos Cassioli e Cesare Maccari. Con la borsa di studio può finalmente soggiornare a Venezia per dedicarsi allo studio dei pittori della scuola veneta, Tiziano, Tintoretto e Veronese e poi a Roma, dove invece approfondisce gli affreschi di Raffaello in Vaticano. In questi anni elabora l’esecuzione di un’Annunciazione, di chiara reminiscenza rinascimentale e raffaellesca e del saggio di studio l’Adultera, inviato a Siena nel 1876.
Nel 1878 invece, manda a Siena i saggi Le donne senesi lavorano alle fortificazioni nel tempo dell’assedio e All’oratorio, due dipinti che, grazie alla loro raffinata fattura, permetto ad Aldi di prolungare il suo pensionato a Roma. Rimane nella città per lungo tempo, anche se non interrompe mai i suoi rapporti con Manciano e la Maremma toscana, realizzando per committenti locali ritratti e opere sacre.
All’Esposizione Artistica Romana presenta il famoso dipinto di storia Buoso da Doara traditore di Cremona sua patria, mentre mendico viene riconosciuto da alcuni cittadini che escono da una chiesa, opera ricca di giochi chiaroscurali e intensa nella rappresentazione delle espressioni dei tanti personaggi che popolano la scena. Nel 1883, invece, alla Mostra Internazionale di Roma presenta la sua opera più importante: Le ultime ore della libertà senese, ora conservata ai Musei Capitolini.
Altri dipinti di storia che hanno consegnato ad Aldi una grande fama sono I funerali di Pompeo, Michelangelo che dipinge la Cappella Sistina, La morte di Isabella Orsini, Vittorio Emanuele infermo a San Rossore, Il trionfo di Giuditta, L’incontro di Vignale tra Vittorio Emanuele II e Radetzky e L’incontro a Teano tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi, eseguiti nel Palazzo Pubblico di Siena. Realizza poi Le storie di Gregorio VII per la Cattedrale di Pitigliano e nel 1888, muore all’improvviso mentre sta dipingendo Nerone che contempla l’incendio di Roma.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.