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Pittore

Pietro Saporetti


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Pietro Saporetti

( Bagnacavallo, Ravenna 1832 - Bassano, Vicenza 1893 )

Pittore

    Pietro Saporetti

    Pittore romagnolo distintissimo, nacque nel 1832, in Bagnacavallo, ove il padre suo era stato chiamato ad insegnare fisica e matematica nel liceo. Fece con lode i primi studi in quel piccolo paese, e mostrò fin dai più teneri anni una grande inclinazione per le arti figurative.

    Ebbe a primo maestro di disegno Antonio Moni, e, compiuto felicemente quel corso d’istruzione, che poteva offrirli la sua patria, andò per istudiar pittura a Firenze, nel 1851, e lavorò con ardore, riscuotendo plauso ed incoraggiamenti dai suoi valentissimi insegnanti, e parecchie distinzioni.

    Messosi oramai per la via dell’arte, e avverate pienamente le buone speranze che aveva fatte concepire di sè, proseguì animoso e pieno di buona volontà, cercando di accostarsi sempre più a quell’artistico ideale che gli splendeva in mente.

    Nel 1854 fu a Venezia, ove fece accurati studi di pittura, e si esercitò segnatamente nella plastica, sotto la direzione dell’egregio Luigi Ferraris professore di scultura nell’Accademia di quella città.

    Nell’anno 1855 tornò a Firenze, ove piacquero di lui alcuni quadretti e particolarmente un cartone rappresentante “Cristo che libera un indemoniato”. Passò finalmente a Roma, avido sempre d’imparare e desideroso di conoscere gli artisti delle varie scuole.

    Gli avvenimenti politici del 1859 vennero a turbare la sua serenità di artista, ed egli tornò al suo paesello, ove visse, quasi in divorzio dall’arte, fino al 1867, anno, in cui fu chiamato a Ravenna, come insegnante di disegno nell’Istituto tecnico.

    Le cure della scuola e della famiglia non impedirono mai d’allora in poi al Saporetti di dedicarsi all’arte, suo primo amore. Ne fanno prova i molti quadri che eseguì, nei quali, oltre all’esattezza del disegno, alla buona armonia delle tinte e alla fedele e viva rappresentazione del vero, trovi sempre da lodare l’opportunità dell’argomento e spesso l’arguzia della trovata.

    Citiamo alcuni dei migliori suoi dipinti: “Lavoro e Carità” (piccola dimensione), acquistato e rivenduto dal Pisani; “Un vecchio cacciatore” (grandezza naturale) che trovasi nella galleria Rasponi in Ravenna; “Una visita ai carcerati” (figure grandi al vero), esposto e venduto a Vienna nel 1873; “La buona sorellina” (piccola dimensione), esistente nella galleria Sollian in Trieste; “Un novello Atteone” (media dimensione), esposto a Napoli nel 1877; “Castelli in aria” (grandezza naturale), venduto all’Esposizione di Parigi, 1878; “Una emancipata” (grandezza naturale), esposto a Torino nel 1880; “Un sequestro nell’educantato” (mezzana grandezza); “Preghiera del Mattino” (mezzana grandezza); “Pensiero Giovanile” (piccola dimensione), che fa parte della galleria Sollian, in Trieste.

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    Opere di Pietro Saporetti


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