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Pittore

Pietro Scoppetta


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Pietro Scoppetta

( Amalfi 1863 - Napoli 1920 )

Pittore

    Pietro Scoppetta

    Figlio di Michele e Filomena Camera, mostrò fin dall’infanzia una vivissima disposizione per il disegno e suo padre volle che si dedicasse agli studii di architettura. Ma essendo amico del pittore Giacomo di Chirico (* Giacomo Ernesto Eduardo Di Chirico nato in Venosa (Potenza) il 25 luglio 1844, morto in Napoli il 26 dicembre 1883) e frequentando il suo studio s’accrebbe in lui l’amore per la pittura e senza porre indugio lasciò i suoi studii architettonici e d’ingegneria per dedicarsi soltanto all’arte.

    E, sebbene suo padre fosse poco lieto della decisione del figlio, pure gli permise di andare a Roma, dove lo Scoppetta fece i suoi primi studii, dai quali si rilevò la grande attitudine che il giovane aveva per le arti del disegno. Ritornato in Amalfi, il Municipio di quella città lo incoraggiò, fabbricandogli uno studio presso l’Hotel de’ Cappuccini. Niente di più bello per ispirare un artista che il golfo amalfitano !

    Ed in questo delizioso e splendido golfo lo Scoppetta s’inspirò, ritraendone i varii e pittoreschi siti non solo, ma i caratteristici tipi ed i costumi e questi suoi primi lavori destarono molta ammirazione in Napoli, dove in varie Esposizioni ebbero il meritato successo. Non di tutti gli artisti, si può giudicare dalla quantità e qualità delle opere esposte o dai premii ricevuti. V’ha taluni artisti che, per uno spirito d’indipendenza eccezionale, mal si piegano alle commissioni ed a lavorare per il tempo irrevocabile della consegna delle opere alle Esposizioni.

    Ve ne ha taluni che lavorano a sbalzi, quando soltanto sentono lo stimolo pungente di dar mano alla tavolozza e la loro spirituale indipendenza è spesso unita alla impazienza di produrre con velocità quanto passa loro pel capo. L’arte dell’illustrare e dello schizzare o disegnare soltanto, oppure dipingere si presta indubitatamente, per fissare con sollecitudine le proprie idee, così i temperamenti inquieti trovano in tali modi artistici, maggior soddisfazione, che quella di condurre per molto tempo un’opera completa in tutte le sue parti.

    Ecco dunque il caso dell’artista Scoppetta, le cui opere sono sparse da per ogni dove, essendo queste, per la maggior parte, schizzi illustrativi, che egli esegue con una geniale facilità e sono spesso adibiti ad illustrare ed adornare libri, copertine ed altre pubblicazioni. Sono innumerevoli i suoi schizzi a penna, ad acquarello ed anche in litografia, che sono stati riprodotti da per tutto.

    E sebbene nel principio della sua vita artistica egli abbia dato prove non dubbie, di sapere eseguire pitture ben finite e bene studiate, oggi invece egli presenta le sue molteplici impressioni dai più svariati soggetti, tratti dal vero nelle vie e negli interni, di Parigi, di Londra e di alcune città della Germania.

    Come abbiamo accennato innanzi, lo troviamo espositore, a Venezia, a Londra, a Palermo, a Monaco di Baviera, a Berlino, a Parigi, a Monaco Principato, a Roma ed a varie altre Esposizioni di minore importanza, non esclusa la nostra Promotrice Salvator Rosa nella quale per un periodo dal 1885 al 1911 1a sua produzione artistica è stata sempre bene accetta.

    Nell’Esposizione del 1885, il dipinto “Chi sarà ?” fu acquistato dalla Società e toccò in sorte a S. M. il Re Umberto I; nel 1888, “In piazza” fu acquistato dal Duca di Martina e “Sui monti di Amalfi” dal Principe di Sirignano; nel 1890 “Strada facendo” fu scelto dalla Società e, riprodotto in fototipia per ricordo ai Soci azionisti della Promotrice, toccò in sorte a S. M. il Re Umberto I; nel 1911 “Ritratto della Principessa…” fu acquistato dal Comitato pel Cinquantenario, “Fior di passione” (figurina), “Macchietta” e “Acquarello” lavori gentilmente offerti dall’autore alla Società, toccarono in sorte rispettivamente al Cav. Giovanni Cosenza, al signor Giuseppe Orlando ed al Circolo artistico Politecnico.

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    Opere di Pietro Scoppetta


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