Raffaello Sorbi

Studiò da giovanetto disegno nella R. Accademia di Belle Art in Firenze; quindi pittura sotto la direzione del valente artista prof. Antonio Ciseri, e in età di 18 anni esordì col suo lavoro: “Corso Donati ferito a morte viene trasportato da’ Monaci di San Salvi in quella Badia”. Quadro che fu molto lo dato e premiato nel concorso triennale del 1861 e che esiste tuttora nel R. Istituto di Belle Arti. Lavorò poi per commissione di Mecenati stranieri, ed alcuni suoi quadri si trovano in America ed in Inghilterra.

Nel 1863, concorse a Roma al posto di studii e riuscì vincitore con un bozzetto: “Savonarola che spiega la Bibbia ad alcuni amici nel convento di San Marco”. Questo lavoro trovasi pure nel R. Istituto di Belle Arti di Firenze. Non si recò al posto ottenuto nè approfittò della pensione per cause e circostanze non dipendenti dalla sua volontà. Restò in Firenze e pose fine al quadro rappresentante: “Riccarda Donati fatta rapire dal contento di Santa Chiara, dal fratello Corso”, per commissione di S. M. Re Vittorio Emanuele. In quell’epoca fece altri lavori, fra i quali quello per commissione del sig. marchese Carlo Torrigiani: “Santa Caterina da Siena che si presenta dinanzi ad una turba di popolani fiorentini ammutinati contro di lei perchè non concluse col Papa la pace desiderata”.

Questo quadro è ora posseduto dal sig. marchese Pietro Torrigiani. Eseguì la “Imelda Lambertazzi” e “Bonifazio Geremei” e fu acquistato dal sig. Guglielmo Metzler di Francoforte sul Meno. Nel 1869, mentre stava lavorando quadretti di soggetti e costumi romani, ebbe l’onore di essere visitato nel suo studio dall’illustre scultore Giovanni Duprè, il quale gli commise di fare un quadro rappresentante: “Fidia che scolpisce la Statua di Minerva”.

Dopo questo lavoro il Sorbi prese a fare piccoli quadretti, ma con spirito di osservazione più analitico e per vari anni lavorò pei sigg. Goupil di Parigi. Fece loro diverse mezze figure al vero di soggetti romani, nonchè piccoli quadri, alcuni di soggetti romani altri di soggetti fiorentini, cioè: “Le regate in Arno”; “Il Giro tondo”; “Il Decamerone”; “Il concerto fiorentino”; “Il Triclinio”; “Le Vestali uscenti dal teatro dopo lo spettacolo”; “Il venditore di terre cotte”; “Una scena familiare nel Peristilio”; “Cornelia madre dei Gracchi”.

Altri quadri rappresantano i costumi del secolo XVIII. I detti quadri furono per cura dei sigg. Goupil riprodotti per mezzo della fotografia. Dopo il 1880 vendè alcuni quadri anche al signor Bradley, e fra questi il quadro: “La Corsa delle carrette nel Circo”; “Il serraglio agli sposi”, fu acquistato dal signor Silley di Londra, e “Le Maggiolate” dal signor Egisto Vannucci di Firenze. Dal 1883 in poi furono acquistati altri quadri da alcuni negozianti inglesi.

I soggetti sono fiorentini del secolo scorso e sono: “Il gioco delle bocce, delle Carte, del Pallone, della Ruzzola e della Mora”; “La convalescenza di Dante”. Espose, nel 1870, alla Mostra di Belle Arti di Parma, un quadro dipinto a olio rappresentante: “La strada”. Il Sorbi è accademico del R. Istituto di Belle Arti in Firenze, professore residente, e socio onorario della R. Accademia di Belle Arti d’Urbino.