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Pittore
Roberto Fontana
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Roberto Fontana
Passò qualche tempo a Firenze, ove prese posto fra i migliori artisti di questa città e ritornò poi a Milano, dove ha nuovamente fissata la propria residenza. Fra i di lui quadri belli per singolare trovata, per l’espressione e la forza del colorito, è da notarsi il quadro “La sposa russa” tela veramente ammirabile, che a detta del Boito: «fu nel 1871 la gemma della Mostra di Brera, fu quasi una primizia, e l’autore che vinceva i maestri, sedeva ancora sulle panche della scuola accademica».
Il quadro raffigurava una bella giovanetta che, secondo il costume russo, prima di passare a nozze si presenta nuda dinanzi ad un giurì di donne, incaricate di pronunciarsi sopra il merito e l’integrità di lei. A Parigi, alla Mostra universale del 1878 espose: “Esopo che favoleggia in mezzo a belle giovanette”, quadro che aveva vinto il premio principe Umberto a Brera nel 1877, e suscitò vari e discordi giudizi rimanendo però sempre uno dei migliori quadri di questo artista.
A Milano, nel 1881, aveva tele eccellenti in cui era trasfusa la vita amabilmente epicurea e tra questo l'”Esopo” e “Non curiamo l’incerto domani” ed altri. Nella Mostra della medesima città, nel 1883, aveva due belle “Teste di donna”; e “L’ultimo a comparir fu gamba corta”. A Roma, nel 1883, aveva “Il ritorno dal mercato”; a Torino, nel 1884, un buon “Ritratto” e “Il prediletto” e quindi nel 1886 a Milano “In attesa”, “Compiacenze materne”; “All’amico signor Prevost” (ritratto) e altri buoni dipinti.
Nella sua dimora a Firenze eseguì e vendè anche varie scene campestri del contado fiorentino e “Paesi” ed a Venezia nel 1887, alcuni graziosi lavori tra i quali “Una testa di bambina”, rappresentante una bimba appoggiata, ritratto, crediamo, di una sua figlioletta; “Déjeuner de Bébé” e “Pensosa”, che sempre più gli confermarono la fama di vigoroso ed originale pittore.
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