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Pittore

Sebastiano De Albertis


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Sebastiano De Albertis

( Milano 1828 - 1897 )

Pittore

    Sebastiano De Albertis

    Fino al 1880 egli era poco conosciuto, e si considerava più come un amatore d’arte, che come un vero e provetto artista. Aveva già esposti nel 1872 a Milano i quadri: “L’alloggio militare”; “L’aratro”; “Cavallo abbandonato”; “I due cugini”; e “Masaniello” (cavallo), ed alla Mostra di Napoli del 1877: “Garibaldi nei Vosgi”; ma la sua fama non era ancora assicurata.

    Il quadro “Pastrengo” da lui esposto a Torino nel 1880, fu un avvenimento artistico, e suscitò un vero entusiasmo. Da quel giorno in poi il De Albertis fece rapidi progressi ed in ogni Esposizione seppe incontrare il gusto del pubblico e della critica, tantochè oggi è uno dei pittori più ricercati e conosciuti.

    A Venezia nel 1881 aveva, tre quadri: “Troppa confidenza”; “La signora si fa aspettare”; “Agli avamposti”; a Milano nel 1881 espose: “Il Generale Medici il 9 Gennaio 1878”; “Cavallo abbandonato”; “Dopo il lavoro”, quadri tutti che furono accolti con plauso. Di commissione della Contessa Turati eseguì un “Ritratto a reminiscenza” che insieme con altri due suoi lavori: “In recognizione”, di commissione del signor Andrea Sola e “Il Cavallo prediletto” figurava all’Esposizione di Milano del 1888.

    In quello stesso anno espose a Roma due quadri rappresentanti: “Vecchi carabinieri del 1848″, indovinatissimi, ricchi di sentimento, di colore e di brio; ed un altro bel lavoro: “Scoppio d’una granata”, eccellente dipinto: di cui così parla il De Renzis: «E’ una scena semplice, sapientemente espressa, che subito vi colpisce. E’ un episodio di guerra anche questo, ma senza contorcimento, senza intenzioni di dramma.

    Qui non sono sbattimenti di ombre troppo vivaci o rilievi molto evidenti, non grandi ardimenti di colore; anzi su tutto cade una luce fredda, plumbea, spirante un carattere evidente di malinconia». A Firenze nel 1885 e a Milano nell’anno successivo espose “La resa del forte d’Ampola nel Trentino” (campagna del 1866) bel quadro per spigliatezza, movimento, fuoco ed unita nell’insieme.

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