(Napoli 1852 - 1929)
Ritratto di Meissonier
Misure: H. cm 20
Tecnica: Scultura in cera
Gemito conobbe il pittore Jean Louis Meissonier nel 1878 a Parigi in occasione dell’Esposizione universale. Da qui nacque un solido legame di amicizia tra l’astro nascente della scultura italiana e l’ormai affermato pittore alla moda, conosciuto a livello internazionale per i suoi dipinti in costume settecentesco di gusto neo fiammingo. Alla Promotrice di Torino del 1880 Gemito inviò il Ritratto di Meissonier, statuetta in bronzo che ben riporta il carattere fiero e baldanzoso del prestigioso maestro francese, colto nell’atto di utilizzare lo strumento del mestiere.
Da notare anche il mutamento di registro stilistico da parte dell’autore che per l’occasione passa dalla plastica più immediata e vitale dei suoi piccoli pescatori ad un modellato rifinito, descrittivo e prezioso. Dell’opera poi saranno realizzate numerose repliche, anche a mezzo busto. Il presente bustino in cera però, donato dallo stesso Gemito al direttore della fonderia Laganà, deve essere ricollegato all’elaborazione del ritratto a figura intera poiché è evidente il braccio destro piegato a reggere il pennello, assente nella versione a mezzo busto.
Esistono altre due esemplari in cera, uno è conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, l’altro era ricordato presso gli eredi Meissonier, ma attualmente risulta disperso. Particolarmente interessante è avere la possibilità di studiare questo ritratto inedito dove Gemito utilizza il suo materiale prediletto, ovvero “la cera obbediente” secondo la sua definizione riportata da Salvatore Di Giacomo, dove si conservava tutta l’immediatezza del plasmare artistico, a volte perduta nella trasposizione in bronzo.