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Pittore
Vittorio Avanzi
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Vittorio Avanzi
Vittorio Avanzi nasce a Verona nel 1850. Studia all’Accademia Cignaroli di Verona ed esordisce alla Promotrice di Torino del 1868 con un Interno di una camera a terreno. Questo primo dipinto di interno non riflette la sua successiva vacazione, quella di paesaggista, che ben presto si fa strada in lui. Pochi anni dopo, infatti, presenta a Torino La valle oscura presso Vestena sul Veronese poco prima di spostarsi dal Veneto per completare la sua formazione all’estero.
Nel 1872, si reca in Germania per perfezionarsi presso l’Accademia di Monaco di Baviera, dove diviene ormai chiaro il suo indirizzo verso la pittura di paesaggio. La natura della Baviera lo colpisce negli anni di studio, ma molto spesso nel corso della sua carriera, ritorneranno nelle sue tele i motivi della Baviera.
Rientrato in Italia, espone soprattutto a Genova e Torino, ma partecipa anche alle Biennali di Venezia del 1895, 1897 e 1899. Espone frequentemente anche a Firenze e a Roma, ottenendo diverse lodi e trovando riscontro per la sua vastissima produzione. Fino al 1913, anno della sua morte, partecipa alle esposizioni con estrema regolarità.
Negli ultimi anni, si rifugia a Campofontana, una località nei pressi di Verona che gli permette di vivere in pace continuando a dedicarsi alla pittura e a godere del paesaggio che lo circonda, più volte riprodotto nei suoi dipinti, specie in quelli dell’ultima fase.
Note sentimentali e liriche pervadono le vedute montane e le marine di Vittorio Avanzi, sia quelle dedicate al paesaggio tedesco come Nelle vicinanze dell’Isaar (Baviera), sia quelle relative all’Italia, come Torre del Greco, Marina di Capri (1881) o Malcetine presso il lago di Garda (1883). Nel 1884 a Torino presenta il gruppo di paesaggi composto da Sollione, In ottobre, Viaggio melanconico, Lung’Adige in Verona.
Mentre nel 1887 a Venezia espone Sull’imbrunire, Ottobre, Aprile, Sulla riva e Giudecca. Una vivida attenzione alle variazioni di luce e di atmosfera caratterizza l’intenso e malinconico verismo di Avanzi. Ne sono testimonianza i paesaggi presentati nel 1892 a Genova: Contrada degli Abruzzi, Primi tepori, Piazza del mercato in Aquila, Mucche al pascolo.
Nel 1895 prende parte alla Biennale di Venezia con Strada di villaggio e In alto e a quella del 1897 con Sulle Alpi. Nel 1913, partecipa alla sua ultima Promotrice genovese prima della sua morte con Pascoli autunnali e Primi fiori.
Di Avanzi si ricordano poi: Triste giorno, Canal Grande in Chioggia, Bellaggio sul Lago di Como, Lago nelle montagne bavaresi, Pescarenico, Tramonto a Chioggia.
Elena Lago
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