“Per sogni e per chimere”. Giacomo Puccini e le arti visive


    18 maggio – 23 settembre 2018

    Data: 28/05/2018

    Evento: “Per sogni e per chimere”. Giacomo Puccini e le arti visive

    In occasione della mostra “Per sogni e per chimere”. Giacomo Puccini e le arti visive, la Galleria Berardi presterà l’opera “Reietta” di Francesco Paolo Michetti.

    La Fondazione Ragghianti a Lucca presenta “Per sogni e per chimere”. Giacomo Puccini e le arti visive (18 maggio – 23 settembre 2018), a cura di Fabio Benzi, Paolo Bolpagni, Maria Flora Giubilei e Umberto Sereni, una mostra che approfondisce il rapporto tra Giacomo Puccini e gli artisti del proprio tempo e l’influenza che il compositore e la sua estetica esercitarono sulle arti visive in Italia tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Una ricerca intesa a restituire al pubblico nuovi elementi, suggestivi spunti d’indagine e molte opere inedite.

    Realizzata dalla Fondazione Ragghianti in collaborazione con la Fondazione Giacomo Puccini, il Centro studi Giacomo Puccini e la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, dei Comuni di Lucca, Viareggio, Massarosa e Pescaglia, e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, l’esposizione nasce intorno a un nucleo di dipinti e sculture ispirate a Puccini (compresi alcuni suoi ritratti, di Giovanni Boldini, Giacomo Grosso, Lino Selvatico, Edoardo Gelli, Aleardo Villa, Leonetto Cappiello, Arturo Rietti, Paolo Troubetzkoy) e ai personaggi e alle situazioni dei suoi melodrammi, pur non limitandosi all’iconografia.

    Un secondo filone importante oggetto d’indagine è quello degli artisti legati al clima naturalista (Pompeo Mariani e Vespasiano Bignami), scapigliato (in primis Tranquillo Cremona ed Eugenio Gignous) e soprattutto tardo-scapigliato, come Luigi Conconi e Roberto Fontana, con cui Giacomo Puccini fu in contatto durante il suo soggiorno milanese negli anni Ottanta dell’Ottocento.
    Non meno interessante è la ricerca condotta intorno a quelle figure di pittori e scultori che, attratti dalla sua personalità, ebbero modo di lasciare concrete testimonianze dei loro rapporti con Puccini, talvolta lavorando anche nelle sue dimore in Versilia: Galileo Chini, Plinio Nomellini, Luigi De Servi, Antonio Discovolo, Guglielmo Amedeo Lori, Edoardo De Albertis, Lina Rosso, Lionello Balestrieri, Libero Andreotti, soltanto per citarne alcuni.

    Un’attenzione particolare è dedicata al gruppo di pittori toscani – Ferruccio Pagni, i fratelli Angiolo e Lodovico Tommasi, Francesco Fanelli – raccolti intorno al Circolo La Bohème di Torre del Lago e legati a Puccini sia sotto il profilo biografico, sia per motivi di comune sentire artistico.
    Significativi sono infine quegli artisti che il maestro apprezzava e di cui collezionava le opere, o che contribuirono a determinare, come Gaetano Previati, un gusto estetico sensibile alla suggestione “musicalista”, che trovarono nel compositore toscano un equivalente musicale.

    Senza tralasciare, ovviamente, personalità di ragguardevoli fotografi come Mario Nunes Vais, Emilio Sommariva, Attilio Badodi e Giovanni Artico, che dedicarono inquadrature particolari a Puccini, nonché gli autori di manifesti delle prime rappresentazioni dei melodrammi del compositore (Adolfo Hohenstein e Leopoldo Metlicovitz) e alcuni bozzetti scenografici, abiti ed elementi d’arredamento.

    “Per sogni e per chimere” si suddivide quindi tra le diverse “aree” citate, esponendo oltre 120 opere – provenienti dai più importanti musei e teatri italiani, integrate da preziosi pezzi inediti custoditi in collezioni private – rappresentative di artisti vicini ai temi e al clima espressivo pucciniani, inserite nell’allestimento coinvolgente della famosa scenografa Margherita Palli (suo l’allestimento dell’Andrea Chénier che ha aperto, il 7 dicembre scorso, la nuova stagione lirica del Teatro alla Scala). Rilevante lo spazio riservato anche alla fotografia e ai documenti originali, con l’obiettivo di presentare a tutto tondo una tendenza estetica cui Puccini contribuì in maniera decisiva con le proprie opere, in un clima stilistico di passaggio fra tardo-naturalismo, Scapigliatura, Simbolismo e Liberty.

    Il catalogo si pone come uno studio approfondito sugli argomenti presi in esame, con saggi dei curatori e di altri esperti, dedicati ai seguenti temi: la musica nelle arti visive tra fine Ottocento e primo Novecento; la ritrattistica pucciniana; casi iconografici di pittura e grafica ispirati alle opere di Puccini; Giacomo Puccini appassionato e committente d’arte; i rapporti di Giacomo Puccini con gli artisti del suo tempo; Giacomo Puccini e i “pittori del lago”; le case di Puccini: decorazioni, opere d’arte, architettura; Giacomo Puccini disegnatore e caricaturista per diletto; Giacomo Puccini nella cultura italiana di primo Novecento.

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