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Pittore

Pietro Annigoni


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Pietro Annigoni

( Milano 1910 - Firenze 1988 )

Pittore

    Pietro Annigoni

    Quotazioni di Pietro Annigoni

    I dipinti a olio di Pietro Annigoni partono dai 2.000 euro e raggiungono i 6.000 euro, con cifre più alte per interni metafisici con manichini. I ritratti, molto apprezzati anche per la tecnica impeccabile, hanno raggiunto anche i 20.000 euro. Picchi più alti per i soggetti di particolare importanza storica. Invece sono meno apprezzati i paesaggi, che hanno stime tra i 1.000 e i 3.000 euro. I disegni e le tecniche miste dai 200 agli 1.000 euro in media.

    Si tratta di quotazioni di massima. Queste, infatti, dipendono da molti fattori diversi. Consigliamo di contattare i nostri esperti con una foto della vostra opera di Pietro Annigoni per ricevere gratuitamente una valutazione aggiornata e precisa.

    Biografia

    Pietro Annigoni si interessa sin da bambino al disegno. Nel 1925 segue la famiglia a Firenze, che diventa la sua città d’adozione, dove avrà modo di intraprendere la sua carriera artistica. Frequenta il Collegio dei Padri Scolopi e poi, date le sue evidenti doti artistiche, nel 1927, la Scuola Libera del Nudo. Segue le lezioni di Felice Carena e Giuseppe Graziosi, ma sin da subito si fa interprete di una pittura personalissima, dettata soprattutto dallo studio delle tecniche e dei maestri antichi, cifra caratteristica della sua possente produzione. È abile nel paesaggio tanto quanto nella figura, in cui si esprime con libertà e chiaro rispetto all’antica tradizione toscana, quella che va dal Quattrocento fino al Seicento.

    Il ritratto: l’influenza dei maestri antichi

    Olio, acquarello, carboncino, pastello e sanguigna sono i suoi mezzi d’espressione, ma sperimenta anche l’affresco, nella decorazione del convento di San Marco a Firenze. Viaggia moltissimo e riceve subito notevoli apprezzamenti in Inghilterra, dove eseguirà anche il Ritratto della Regina Elisabetta II, che insieme ad altre opere dello stesso calibro, contribuirà alla nascita dell’epiteto “pittore delle regine”.

    Diviene un ritrattista d’eccezione, chiamato dalle più importanti corti europee, ma anche attratto dai soggetti più umili, come le persone quotidianamente incontrate nelle strade fiorentine. Tra i suoi ritratti, si ricordano quello di Alcide De Gasperi, del Duca di Edimburgo, della Principessa Margaret, di John Fitzgerald Kennedy e di Papa Giovanni XXIII. Trattati con tensione psicologica e calligrafismo fiammingo, lo hanno reso famoso in tutto il mondo.

    I Pittori Moderni della Realtà

    Nonostante la sua piena affermazione in ambito internazionale, non smette mai di approfondire le tecniche di Leonardo e Raffaello e i trattati pittorici come quello di Cennino Cennini. Sperimenta i suoi studi nelle tele dal forte richiamo alla realtà contemporanea, tanto che nel 1947 firma il manifesto dei Pittori Moderni della Realtà insieme a Gregorio Sciltian ai fratelli Xavier e Antonio Bueno.

    Il reale entra prepotentemente nelle opere di Annigoni, accompagnato però sempre da un senso di mistero, di inatteso e irrisolto, di dubbio e inquietudine. Manichini solitari e abbandonati a se stessi popolano alcuni dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta, dedicati al tema della solitudine. Si tratta di opere quali Manichini in soffittaLa soffitta del torero e Manichino nello studio che rappresentano la grande difficoltà umana in un intenso periodo di cambiamenti, quello del dopoguerra.

    L’attenta osservazione della realtà, lenticolare, levigata e sincera appare dunque tanto in queste opere misteriose quanto nei ritratti. Non sono da dimenticare le grandi opere a fresco di carattere sacro: decora l’Abbazia di Montecassino con episodi della Vita di San Benedetto. Affresca la chiesa di San Martino a Castagno d’Andrea, il Santuario della Madonna del Buon Consiglio a Ponte Buggianese, e la Basilica di Sant’Antonio a Padova. Muore a Firenze nel 1888.

    Elena Lago

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    Opere di Pietro Annigoni


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