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Pittore

Angelo Balbi


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Angelo Balbi

( Genova 1872 - 1939 )

Pittore

    Angelo Balbi

    Angelo Balbi nasce a Genova nel 1872. Si forma presso l’Accademia Ligustica di Genova, dove è allievo di Tammar Luxoro che lo introduce ad un paesaggio romantico già intriso di forti sensazioni veriste che derivano dalla frequentazione della Scuola di Rivara in Piemonte, della Scuola Grigia in Liguria e dalla radice lirica del vedutismo fontanesiano.

    Il giovane Angelo Balbi asseconda quindi la sua naturale propensione verso il paesaggismo, che sarà accompagnata, per gran parte della sua carriera, dall’attività di critico d’arte, scrittore e collezionista.

    Esordisce alla Promotrice di Genova del 1893 con alcune Impressioni in cui si notano svariate reminiscenze del paesaggio verista del secondo Ottocento ligure, ma già all’inizio del nuovo Secolo, il pittore si fa animatore delle nuove tendenze portate avanti soprattutto con l’arrivo a Genova di Plinio Nomellini.

    La Scuola di Albaro e il paesaggio ligure

    Giunto in Liguria negli anni Novanta, il pittore livornese introduce in ambiente genovese le istanze divisioniste, con la nascita della Scuola di Albaro, di cui fanno parte anche Giuseppe Cominetti, Angelo Vernazza, Eugenio Olivari ed Angelo Balbi stesso. Essi accolgono Divisionismo di Nomellini adattandolo alla luce e ai colori della Riviera Ligure.

    Allo stesso tempo, il pittore adotta una personalissima tendenza all’uso di una linea di contorno piuttosto marcata che impiega nelle numerose marine dal cromatismo acceso e a tratti espressionista, che contrasta con la sua produzione giovanile, molto più intessuta di quel lirismo derivante dalla Scuola Grigia.

    Partecipa alle Promotrici di Genova, poi trasformatesi in Mostre del Sindacato Fascista di Belle Arti, fino al 1939, anno della sua morte. Nel 1929 tiene una personale proprio alla Sindacale di Genova, in cui compaiono trentacinque opere che riassumono tutte le fasi più importanti della sua produzione novecentesca, tra cui Ricordo d’Albaro, La pergola, Vela al sole, Scirocco, Terrazzo in Liguria, Spiaggia di Portovenere, Mare agitato, Armonie grigie. Queste opere racchiudono l’essenza della sua pittura, contraddistinta da una costante intonazione intima e lirica e dalla quasi totale assenza di presenze umane, per lasciare spazio alla luminosità e incisività del paesaggio e delle marine liguri.

    Simili espressioni continuano a comparire nel corso degli anni Trenta alle Mostre genovesi: Primavera in Liguria del 1934, Regate a Nervi del 1936, Sole di giugno, ultima opera presentata alla Sindacale genovese del 1939.

    Nel corso degli anni, Angelo Balbi svolge anche un ruolo istituzionale all’interno dell’Accademia Ligustica: viene nominato Accademico di merito e dal 1904 al 1934 ricopre la carica di segretario della Società di Belle Arti.

    Elena Lago

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