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Pittore
Pierre Bonirote
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Pierre Bonirote
Pierre Bonirote nasce nel 1811 a Lione. Si forma all’École des Beaux-Arts della stessa città, dove è allievo di Pierre Révoil e Claude Bonnefond, che lo introducono ad una pittura di storia intrisa di elementi puristi, che apprende immediatamente, pur applicandoli non solo a soggetti storici, ma anche a quelli di genere. Esordisce, infatti, nel 1833 a Lione con Une petite Savoyarde blessée au pied.
Verso la fine dello stesso decennio, compie un viaggio di perfezionamento a Roma, dove figura tra i discepoli di Jean-August-Dominique Ingres, negli anni del suo prestigioso incarico di direttore dell’Accademia di Francia in Villa Medici. È proprio il contributo di Ingres che genera una svolta nella vita e nella carriera di Pierre Bonirote: viene presentato a Sophie de Marbois – Le Brun, duchessa di Plaisance, che avendo appoggiato la causa indipendentista greca, si era trasferita ad Atene, per poi diventare una fervente sostenitrice dell’educazione pubblica. Interessata, dunque, a fondare anche una Scuola di Bell Arti, si era recata a Roma da Ingres, perché le raccomandasse un pittore in grado di assumere il ruolo di direttore della neonata scuola. Le viene indicato immediatamente Bonirote che, poco tempo dopo, si trasferisce ad Atene con la nomina di Direttore del Dipartimento d’Arte della Scuola Politecnica.
L’artista rimane ad Atene per tre anni, periodo cruciale per la sua crescita, poiché raccoglie una serie di schizzi e impressioni delle antiche rovine classiche, ma anche una cospicua quantità di piccoli soggetti di genere e paesaggi di enorme importanza topografica e folklorica. In essi, sopraggiunge ormai ad una spiccata vena romantica, pur mantenendo sempre viva la sensibilità classica e purista.
Contemporaneamente, tiene un diario intitolato Gréce Souvenir, in cui offre un punto di vista inedito sulla vita greca, strettamente connesso alle opere eseguite durante questo breve ma intenso periodo, in cui visita anche i Balcani e il Medio Oriente, come testimoniano alcune opere quali Jeunne fille albanaise e L’Odalisque au narghilé. I numerosi soggetti filellenici nati da quest’esperienza sono oggi conservati alla Fondazione dell’Arcivescovo Makarios III a Nicosia, nell’isola di Cipro.
Costretto a rinunciare all’insegnamento in Grecia nel 1843, per effetto di un decreto che precludeva agli stranieri di lavorare nella Scuola Politecnica, Pierre Bonirote rientra a Lione, dove viene nominato professore all’École des Beaux-Arts, ricoprendo questo ruolo per molti anni, fino al 1875. Anche dopo il suo ritorno in Francia, il pittore continua ad occuparsi di soggetti filogreci, come si nota dal dipinto del 1862 Un pêcheur grec raconte ses aventures devant le Cap Sounion. Dal punto di vista stilistico, l’orientalismo di Bonirote rimane fedele alla narrazione di una quotidianità serena e reale, lontana dalle forzature di alcuni pittori francesi, che immaginano un oriente favolistico e sensazionale.
Elena Lago
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.