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Pittore
Gioacchino Toma
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Gioacchino Toma
E’ autore di una magnifica composizione di un eruzione del “Vesuvio”, e di un bel quadro: “La confessione”, a proposito del quale un critico scrive: «Egli è pittore delle scene di sagrestia, di conventi, di monache, di educande, delle scene delle penombre del coro ravvivato dai guizzi di luce rossastra dei ceri e delle lampade; Egli è maestro nel coglier fisonomia chiesastica nelle persone e nelle cose, e di farci provare il senso del luogo sacro in cui è diffuso l’odore dell’incenso e la luce regolata dalle grandi tende».
Il Toma, oltre il bellissimo quadro della “Confessione”, ne ha altri che hanno destato profonda ammirazione. Le sue opere principali sono le seguenti: “Il torturato dall’inquisizione”, esposto a Parigi, dove ottenne un vero successo nella stampa; “Clemente VII che nasconde le gioie del Vaticano”, esposto alla Promotrice di Napoli, e che meritò il premio dell’incisione riportato da molti giornali; “La guardia alla rota dei trovatelli”, comprato da S. E. il Ministro della pubblica istruzione; “Le orfane”, premiato a Napoli; “La messa in casa”, acquistato dal municipio di Napoli; “La pioggia di cenere”, quadro molto distinto all’Esposizione di Torino, acquistato dal Ministero della Pubblica Istruzione e donato all’Accademia di Firenze; “L’onomastico della maestra”, acquistato pure dallo stesso ministero e donato all’Accademia di Napoli; “La Sanfelice in carcere”, riprodotta nell’Illustrazione Italiana; “La Sanfelice trasportata in Napoli per essere giustiziata”, acquistata dal banco di Napoli.
Il giornale l’Illustrazione Italiana, oltre i quadri già citati, ne ha riprodotti moltissimi altri e, tra i più importanti, basta citare: “L’educande al coro” e “La confessione in sagrestia”. Del resto il Toma si è occupato oltre le tele, anche del ramo dell’insegnamento del disegno, e più specialmente della parte industriale, pubblicando due collezioni di disegni originali per la lavorazione del merletto a tombolo, che ebbero l’onore di una lettera molto lusinghiera scritta da S. M. la Regina all’autore, e più di una medaglia d’argento ottenuta all’Esposizione di Torino.
Inoltre ha pubblicato un metodo di disegno elementare diviso in undici quadernetti ed adottato nelle scuole municipali di Napoli e di altre città, ed uno pel corso superiore, che comprende una collezione di piante e di disegni tratti dal vero in venti tavole. Del Toma si ha poi alle stampe un grazioso fascicoletto, intitolato: “Ricordi di un orfano” e che non è altro che una semplice ma elegante autobiografia. Esso ora è professore titolare nella Regia Accademia delle Belle Arti, professore onorario dell’Accademia Ligustica, Direttore della Scuola di disegno applicato alle arti e cavaliere della corona d’Italia.
Il sito viene aggiornato costantemente con opere inedite dei protagonisti della pittura e della scultura tra Ottocento e Novecento.