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Pittore
Cesare Augusto Detti
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Cesare Augusto Detti
Cesare Augusto Detti nasce a Spoleto nel 1847. Molto giovane, si trasferisce a Roma, dove diviene allievo di Francesco Podesti, di Francesco Coghetti e di Mariano Fortuny. Si specializza subito nella pittura di genere e di costume, utilizzando una tavolozza variegata e luminosissima, influenzato dal linguaggio di Fortuny. Ben presto, ancora giovanissimo, fa breccia nel gusto di ricchi collezionisti borghesi, attratti dall’agilità della pennellata, dalla sicurezza tecnica, dalla leggerezza tematica, ma soprattutto dalla brillantezza cromatica.
Inizialmente utilizza soprattutto l’acquarello, che gli permette di realizzare dipinti vibranti e movimentati, poi passa all’olio. La sua produzione si basa prevalentemente sul gusto dell’imitazione della pittura neofiamminga, coniugandola ai virtuosismi pittorici di Jean-Louis Ernest Meissonier. Dà vita dunque ad una pittura manierata e ricca di note cromatiche chiarissime, provenienti dai dipinti più alla moda di Fortuny.
Negli anni Settanta, si trasferisce a Parigi, dove riceve numerose committenze da collezionisti, grazie all’intervento del mercante d’arte Adolphe Goupil, che lo introduce nel mercato della pittura alla moda, non solo francese, ma anche inglese e d’oltreoceano. Il successo lo porta ad esporre ai Salon parigini per circa un decennio, mentre nel frattempo non manca di partecipare alle principali mostre italiane: nel 1877 invia all’Esposizione Nazionale di Napoli L’addio alla Patria e Il riposo, all’Esposizione di Torino del 1880 Bottino di guerra e Perduti fra la nebbia e a Milano nel 1881 L’orfanella.
A Parigi, invece, realizza soprattutto dipinti raffinati e leziosi, in costume o ambientati nella contemporaneità. Ne sono esempio Trois bon amis, Le ticheur, Un mariage, La lezione di musica, Lo zio ricco, Una signora veneziana, Giovani virtuosi, L’indovina delle carte, conservata a Parma.
Nel 1906, partecipa all’Esposizione Nazionale di Milano per il Traforo del Sempione con Ballo dell’Opéra-Paris, Raggio di sole, Preghiere della sera. L’ acquarello, L’innamorato addormentato è stato acquistato dal Museo di Sidney, mentre diversi sue tele hanno avuto un grandissimo successo di mercato a New York, tra cui I foraggieri, La ricreazione del Cardinale e Vita gradevole. Passa pochissimi anni in Italia, muore a Parigi nel 1914.
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